“Fernanda era la mamma di tutti”. E’ una definizione condivisa, quella data dagli ex dello storico Piacenza calcio, Gigi Cagni e Gianpietro Piovani, nel ricordare la vedova dell’ingegner Garilli. Fernanda, 85 anni è scomparsa la notte scorsa dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale cittadino. Ma, nonostante la sua discrezione, sono in tanti a ricordarla come figura centrale nei successi biancorossi dei primi anni ’90. Su tutti l’allenatore che portò la squadra dalla C alla serie A in tre anni. Per Cagni “la signora Fernanda era una donna incredibile, discreta, mai fuori dai toni e con personalità e carisma. Dolce e gracile sapeva essere forte e controbattere. Anche perché non era facile farlo con l’ingegnere – spiega Cagni -, lei lo faceva quando ce n’era bisogno ed era l’unica a poterselo permettere. E’ sempre stata appassionata per la squadra, era la mamma di tutti”. Un legame forte, quello tra l’allenatore e la vedova Garilli tanto che, nel momento più buio per il Piacenza calcio, Cagni si disse disposto a tornare alla guida anche ripartendo dalla C, “per la stima che nutro per la signora Fernanda”.
Dello stesso tenore il ricordo di Giampietro Piovani, attaccante di quel Piacenza dei miracoli. “Oggi ne ho risentito come quando è venuto a mancare l’ingegnere. Quando il presidente veniva al campo lei c’era sempre. Per noi è stata una mamma – ha ricordato Piovani -, ci ha accompagnato nei successi con quella maglia”. Un legame forte, ormai d’altri tempi rispetto al calcio di oggi: “La figura centrale era l’ingegnere, ma erano inseparabili, lei ci dava sempre una pacca sulla spalla, era una figura troppo importante come è stato Leonardo Garilli. Sono commosso a ricordarla”.