Addio a Fernanda Garilli, ultima testimone di un’epopea tutta piacentina

E’ scomparsa Fernanda Salomoni Garilli, vedova dell’avvocato Leonardo. La morte è avvenuta all’ospedale di Piacenza, dopo alcuni giorni di ricovero. Al suo capezzale i figli, Fabrizio e Stefano con le famiglie. Con Fernanda, 85 anni, scompare l’ultima figura legata all’epopea della famiglia Garilli, prima con le fortune della Camuzzi a livello internazionale e in seguito con la popolarità data dalle vittorie del Piacenza calcio. La data dei funerali è stata fissata: si terranno lunedì alle 15 nella chiesa di San Corrado.

Radio Sound

Già dalle prime ore del mattino, si susseguono i messaggi di cordoglio. I primi a farlo sono stati i tifosi, sulla loro pagina Facebook: “I tifosi del Piace salutano con affetto la Signora Fernanda, grande tifosa del Piacenza”.

In città la notizia si è diffusa e non ha lasciato indifferenti.  Giancarlo Piva, ex presidente del coordinamento dei Clubs biancorossi, che la conosceva bene ha spiegato: “Ha lasciato un grandissimo ricordo. Era sempre allo stadio e quando perdeva lei piangeva”.

Ma non solo tifosi, anche i giornalisti sportivi, che negli anni hanno raccontato l’esaltante salita e la rovinosa discesa del Piacenza calcio, ricordano la signora Fernanda con parole dolci. Per Giorgio Lambri, ex radiocronista del Piace a Radio Sound, “c’è molto rimpianto perché si ha la sensazione che finisca un’epoca. Di un grande presidente, di una grande famiglia, che ha portato il Piacenza nell’olimpo del calcio – spiega Lambri – lei era sempre sorridente, gentile. Era una presenza minuta, nel fisico e nei modi ma dolcissima della quale ho un gran ricordo”.

Ma la signora Fernanda, anche dopo la morte dell’ingegner Leonardo Garilli (1996) non si era mai veramente distaccata dal Piacenza calcio. Tanto che anche in tempi recenti era stata lei a voler mantenere la proprietà alla famiglia Garilli, come ci ha spiegato un altro radiocronista storico come Andrea Amorini: “Spesso e volentieri è stato il motivo per cui la famiglia Garilli ha mantenuto la società. Era affezionata a questi colori e a quello che aveva fatto il marito – cioè portarla dalla C alla serie A – per cui una figura nell’ombra ma determinante per le sorti del Piacenza calcio”.

Infine Sandro Mosca, anche lui radiocronista sportivo e amico personale della famiglia Garilli: “Ho un ricordo struggente. Non è un luogo comune dire che vicino a uomini eccezionali, come l’ingegnere, c’era una donna altrettanto straordinaria, che ha contribuito alle fortuna della famiglia – ha ricordato Mosca – mi viene in mente quando mi fermava per strada e mi chiedeva del Piacenza, con una parola di conforto sia che si perdesse che si vincesse. Lascia davvero un grande vuoto. Ci mancherà”.