«I comuni sono l’ente più vicino ai cittadini. È stato un errore quello del Governo di iniziare a tagliare partendo dai territori anziché dallo Stato centrale, quella che doveva essere una revisione della spesa si è tramutata in un taglio dei servizi essenziali». Il sindaco di Caorso Fabio Callori, candidato al Senato nelle liste del Pdl, chiede un’inversione di rotta che permetta ai Comuni di sbloccare risorse in grado di dare un nuovo impulso all’economia.
IL COMUNICATO
«Il taglio dei trasferimenti – spiega Callori – è stato drastico: solo alle Province dal 2011 al 2013 sono stati tagliati oltre 2 miliardi di euro». Tutto questo, insieme ai vincoli del patto di stabilità, ha comportato il crollo degli investimenti, che dal 2008 a oggi è stato del 44 per cento per le Province e del 38 per cento per i Comuni. «Ed è chiaro – osserva Callori – che senza investimenti si ferma l’economia».
Occorre quindi intervenire su più fronti, a partire da una revisione del patto di stabilità, che non consente di investire risorse e dare fiato all’economia anche a chi i soldi in cassa li ha. «Da un lato – fa notare il candidato del Pdl – ci chiedono di rispettare i tempi di pagamento, dall’altra impongono dei paletti che non ci permettono di sbloccare le risorse: è un fattore frenante per la ripresa».
Secondo Callori sarebbe inoltre necessario consentire agli Enti locali di trattenere sul territorio le imposte che vengono riscosse, con particolare riferimento all’Imu, che per la maggior parte finisce a Roma, che si preoccupa anche di compensare quanto rimasto al Comune con una pari riduzione dei trasferimenti statali, e alla Tares, la cui maggiorazione dello 0,3 finisce allo Stato».
«I comuni – conclude Callori – sono il front office dello Stato per i cittadini, per questo devono essere maggiormente tutelati, garantiti, aiutati e anche controllati, ma è necessario che riportiamo risorse sul territorio per restituire fiato all’economia e dignità ai servizi».