Ieri è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto provinciale dei lavoratori agricoli e florovivaisti della provincia di Piacenza, valido per il quadriennio 2012-2015 e che interesserà circa 4mila persone nel Piacentino. Per le caratteristiche specifiche del settore agricolo, il rinnovo del contratto provinciale, ha rappresentato un momento di grande impegno nella consapevolezza del ruolo e dell’importanza della contrattazione di secondo livello. Con quest’approccio le parti hanno assunto un ruolo di grande responsabilità per rispondere alle sollecitazioni delle specificità provinciali.
Essere attenti al contesto di mercato globale, nel quale la produzione agricola assume ed assumerà sempre più caratteristiche legate alla qualità, coniugandolo alla realtà locale, significa operare affinché il lavoro assuma realmente il ruolo di componente essenziale di questa qualità totale. Le parti, nel rinnovare il contratto, hanno voluto porre le basi per nuove condizioni, affinché l’attività primaria, per un periodo relegata ad attività marginale e di second’ordine, si caratterizzi sempre più in una prospettiva di professionalità e le produzioni piacentine possano rivendicare, realmente, il ruolo che meritano.
Per tutto questo, il lavoro agricolo, per molto tempo considerato, erroneamente, non professionalizzato e di scarsa rilevanza sul mercato, deve seguire questa nuova impostazione per recuperare, anche sotto l’aspetto sociale, il ruolo che gli compete.
Oltre a considerare gli aspetti direttamente collegati alla salvaguardia del potere di acquisto dei salari e alla valorizzazione della professionalità, questo contratto ha tentato di rispondere alle esigenze del mondo agricolo, di valorizzazione delle sue produzioni con la trasformazione da materie prime a prodotti alimentari, con notevole valore aggiunto al sistema e al territorio: binomio indivisibile per l’evoluzione dell’economia agricola piacentina.
La lunga ed impegnativa trattativa, durata quasi un anno, ha visto le delegazioni trattanti impegnate a rivisitare il vecchio contratto provinciale con l’aggiornamento di tutti gli articoli in contrasto sia con le normative del nuovo contratto nazionale, sia con le nuove normative di legge.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, oltre ad un aumento a regime del 5,3% nel biennio, è stato previsto l’aggiornamento dell’indennità generi in natura anche per venire incontro alle esigenze economiche degli addetti zootecnici. Gli incrementi retributivi decorreranno per il 50% del loro valore dal 1° gennaio 2013 e per il rimanente 50% dal 1° ottobre 2013.
Sono state inoltre inserite nuove figure nella classificazione degli operai agricoli e sono state aggiornate le prestazioni di integrazione della malattia e dell’infortunio, oltre all’introduzione ex novo di ulteriori interventi a sostegno della maternità e della disoccupazione, sempre a valere sulle competenze del Fondo Integrazione provinciale.
E’ stata infine concordata la costituzione formale dell’Ente bilaterale agricolo piacentino.
Sulla base del raggiungimento dei predetti obiettivi, ma soprattutto per la conservazione delle buone relazioni tra lavoratori ed imprese, oggi più che mai necessaria per contrastare la crisi economica, le Organizzazioni trattanti hanno espresso una sostanziale soddisfazione per l’obiettivo raggiunto nell’interesse del sistema agroalimentare piacentino.
Unione Provinciale Agricoltori (Luigi Sidoli, Carlo Crisci)
Federazione Provinciale Coldiretti (Massimo Albano, Antonella Bazzini)
Cia (Marina Bottazzi)
Fai – Cisl (Roberto Frigatti)
Flai – Cgil (Paolo Chiappa)
Uila – Uil (Sergio D’Alba)