Su un totale di circa 34mila studenti iscritti alle scuole piacentine, gli alunni disabili con certificazione sono 833 e rappresentano, dunque, il 2,40% dell’intera popolazione scolastica. Sono questi i numeri delle presenza di studenti disabili nella realtà scolastica piacentina emersi questa mattina durante il focus sull’integrazione scolastica degli studenti disabili promosso dalla Provincia di Piacenza (settore Sistema scolastico ed educativo). In platea una folta rappresentanza del mondo scolastico, dei Comuni, degli operatori e degli insegnanti di sostegno che si occupano di disabilità.
L’incontro – come ha ricordato in apertura l’assessore al sistema scolastico e della formazione Andrea Paparo – fa seguito al rinnovo dell’accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap siglato in dicembre e originariamente sottoscritto nel 2007 con valenza quinquennale. L’intesa, che rimarrà in vigore per i prossimi 5 anni, si basa sulla legge numero 104 del 5 febbraio 1992 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone in situazione di handicap. “A scuola – ha aggiunto Paparo – devono andare tutti i bambini e i ragazzi: si tratta di un principio che nella sua attuazione pratica comporta diverse difficoltà. Il confronto di oggi si pone come uno strumento concreto per superare questi problemi e per offrire sempre più opportunità, nonostante il delicato momento di ristrettezze dal punto di vista economico”.
“Se nel 2012 si sono registrati – ha illustrato Giuliano Limonta, direttore dell’unità operativa di neuropsichiatria, psicologia, infanzia e adolescenza dell’Ausl di Piacenza – nuovi ingressi per presa in carico alla neuropsichiatria, non si rileva un aumento in proporzione della percentuale di gravi disabilità certificate. Da segnalare negli ultimi anni un incremento dei disturbi dello sviluppo e, contestualmente, dello studio degli stessi”.
Ancora qualche dato. Attualmente gli insegnanti di sostegno in attività nelle scuole piacentine sono complessivamente 428; di questi 350 sono specializzati (sia di ruolo che non di ruolo). “L’alta percentuale di specializzazione – ha sottolineato il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale (ambito territoriale per la provincia di Piacenza) oltre che coordinatore del Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale per l’integrazione scolastica Luciano Rondanini con Ada Guastoni (dell’Ufficio scolastico regionale-ambito territoriale per la provincia di Piacenza) – è un dato estremamente positivo per il nostro territorio”. “Occorre puntare sotto il profilo didattico – ha continuato Rondanini – su una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile. In questo quadro assume un ruolo fondamentale la capacità dell’insegnante di far crescere la classe – in presenza di allievi con disabilità – come un gruppo. In questo senso le nuove tecnologie consentono l’utilizzo metodi didattici aggiornati e fruibili”.
Ad illustrare le esperienze locali di integrazione degli alunni con disabilità sono stati Giuseppe Magistrali (responsabile ufficio di piano Distretto della città di Piacenza), Francesco Negrotti (responsabile ufficio di piano Distretto di levante) e Maria Rosella Barbattini (rappresentante del Distretto di Ponente). Infine Daniele Barca (dirigente scolastico istituto comprensivo di Cadeo), Angelo Bardini (Centro risorse tecnologie didattiche, informatiche, multimediali), Lidia Pastorini (dirigente scolastico V circolo didattico) e Giuseppina Clini (Centro risorse Dislessia e disturbi dell’apprendimento) hanno approfondito l’attività dei diversi centri territoriali e circoli didattici che si occupano di disabilità.