IL POPOLO DELLA LIBERTA’
CANDIDATI PIACENTINI PER LA LISTA DELL’EMILIA ROMAGNA
Alla Camera:
Jonathan Papamarenghi (13)
Stefania Eleuteri (33)
Paolo Bergonzi (44)
Al Senato:
Fabio Callori (7)
PRESENTAZIONE CANDIDATI
Jonathan Papamarenghi: 29 anni, sindaco di Lugagnano. Un’esperienza nata positivamente e contrassegnata dal legame al territorio. “Sono imprenditore, ho un’azienda di costruzioni, che ho dovuto mettere a malincuore da parte per il mio impegno in politica. La passione è nata con l’attività nel sociale nel territorio di Lugagnano. Oggi la politica ha un’importanza fondamentale. La politica non è negativa in questo periodo, anche se certi politici lo possono essere. L’importante è avere politici seri e appartenenti al territorio. Benedetto Croce diceva che il vero politico onesto è il politico capace”.
Jonathan Papamarenghi appello al voto
Fabio Callori: 50 anni, sindaco di Caorso. La mia esperienza proviene dal momdo parrocchiale e da quello del volontariato. Eletto la prima volta nel 2004 e riconfermato nel 2009. “In questi anni ho cercato di portare dei benefici ai cittadini, ad esempio allontanando le barre di uranio da Caorso. Il Pdl rappresenta i valori della famiglia, i valori cristiani e quelli del partito popolare europeo. La politica serie esiste e può gestire il nostro paese”.
INTERVISTA
Un candidato, un’idea.
Papamarenghi: la priorità è il sociale. La crisi economica ha avuto ripercussioni su tutto il territorio. Importante intervenire subito, anche attraverso la forza del volontariato, affinchè si operi per la sussidiarietà. Il nostro territorio, in parte artigianale e in parte agricolo, è stato duramente colpito dalla pressione fiscale che non permette margini di sviluppo.
Callori: priorità è sfruttare al meglio il nostro territorio per permettere la creazione di nuovi posti di lavoro. Serve attenzione per l’ambiente, dai fiumi ai terreni franabili. Potremmo realizzare un importante parco divertimenti nel piacentino per creare nuovi posti, e nuove aree a tasso agevolato per mettere sul mercato nuove aziende manifatturiere.
Crisi del Pdl. Cosa ne pensate della fuoriuscita di Fratelli d’Italia?
Callori: il Pdl ha una storia. Proponiamo una poltica sana, vera e concreta. Se dovessi accorgermi di non riuscire a portare avanti i miei progetti a causa di ostacoli insormontabili, mi dimetterei. Non mi interessa la poltrona. Il Pdl farà un ottimo risultato a Piacenza.
Papamarenghi: Il Pdl ha attraversato una fase di dibattito interno che ha portato a un periodo di confronto e di divisione. Fratelli d’Italia rimane un partito alleato. Il Pdl rappresenta una soluzione concreta alla grande depressione che c’è oggi. Potrebbe sembrare più facile percorrere la strada dell’antipolitica, ma oggi quel che serve è una politica fatta di proposte. Perciò il Pdl può candidarsi per vincere e rappresentare al meglio la nostra Piacenza.
Il Pdl è un partito personalistico fondato sulla figura di Berlusconi?
Callori: ogni partito ha una figura carismatica di riferimento. Berlusconi ha il suo carisma e lo fa pesare anche il termini di consensi. Penso che però il premier sarà Alfano.
Papamarenghi: la nostra costituzione indica che la scelta del premier non è compito dei partiti, ma del Presidente della Repubblica, che valuta i risultati elettorali. Alfano ha dimostrato la sua validità come ministro, ma la nostra forza proviene anche dall’attività trainante di Berlusconi.
Non ci sono nella vostra lista, piacentini in posizioni chiaramente eleggibili. Cosa ne pensate?
Papamarenghi: Piacenza avrebbe meritato il posto di capolista, ma il discorso è più ampio. Dobbiamo ragionare per il bene del paese e arrivare a una condivisione complessiva di tutti i candidati non era semplice. Non avere un posto certo rappresenta per noi una spinta ulteriore per fare una campagna ancora più convincente.
Callori: ci aspettavamo qualcosa in più, non possiamo negarlo. Ma correremo per dimostrare che Piacenza è viva e otterrà un buon risultato. Così la città potrà far valere il suo peso nelle decisioni nazionali.
Da dove si recuperano le risorse per abolire l’Imu?
Callori: Dal taglio degli emolumenti in parlamento alla temporanea sospensione delle missioni militari, causa il momento di crisi. Ma non dal taglio degli F35 – come vorrebbe Bersani – che vengono costruiti da eccellenze aziendali che danno lavoro a 8000 persone.
Papamarenghi: Berlusconi aveva promesso di togliere l’Ici e l’ha fatto. Nonostante l’imposizione fiscale voluta da Monti, poi, il debito pubblico non si è affatto ridimensionato. Tre strade per reperire i fondi per abolire l’Imu: revisione dei costi della politica, dismissione degli immobili statali e privatizzazione di molte aziende pubbliche. Meno stato per rimettere in sesto la nostra situazione economica.
Un giudizio su Bersani:
Papamarenghi: un po’ floscio. Non sa mettere in piedi proposte concrete per far svoltare il paese.
Callori: troppo arrogante.
Un giudizio su Monti:
Callori: inguardabile.
Papamarenghi: troppo spocchioso. Il suo riferimento primo sono gli italiani. La sua ricetta andava bene nei tavoli ristretti dei professori, ma non per gli italiani.
Appello al voto.
Papamarenghi: Il Pdl è la vera opportunità di cambiamento per il nostro territorio. I nostri curricula dimostrano la partecipazione diretta sul territorio. Il Pdl è la scelta utile per avere una forte rappresentanza piacentina a Roma e per avere uno stato più vicino ai cittadini.
Callori: Il Pdl è un partito che sta con la gente e in mezzo alla gente e mette il cittadino al centro della vita politica. Con il Pdl si avranno meno tasse, più lavoro, più sussidiarietà e più sociale, il tutto in un’ottica di risparmio nel sistema pubblico italiano.