La seduta del Consiglio comunale di Piacenza si è aperta con un intervento di Paolo Garetti (Sveglia) in merito al linguaggio usato da Carlo Pallavicini (Prc) che nella scorse seduta si era espresso con termini pensanti nei confronti dei vertici di Ikea, definiti «padroni» in senso dispregiativo. «Occhio perché se andiamo avanti di questo passo – ha detto Garetti – c’è il rischio che il nostro territorio si svuoti di realtà produttive importanti».
EX DISTRIBUTORE AGIP DI VIA GENOVA – Altro tema importante trattato è stato quello relativo all’area ex dell’distributore Agip di barriera Genova. Con una mozione, il Movimento 5 Stelle chiede che venga modificata la destinazione d’uso affinché diventi un parcheggio, vista la necessità di posti auto che secondo Andrea Gabbiani è molto forte nella zona. La risposta è affidata all’assessore Silvio Bisotti: «Si tratta di un’area ad alta densità abitativa, come era già stato detto. L’opera di bonifica messa in atto da parte della proprietà è giustificata dall’uso precedente e cioè distributore di benzina. L’area è classificata a monte come edificabile, dunque, e la proprietà è intenzionata a costruire. La mozione imporrebbe un’esproprio da parte del Comune, con tutti i costi del caso, particolarmente onerosi. Esistono dei diritti acquisiti, non è stato presentato alcun progetto diverso da quello della proprietà». La mozione presentata dai grillino è stata dunque bocciata.
TERMOVALORIZZATORE – Filiberto Putzu (Misto) sposta i riflettori dell’assemblea sul termovalorizzatore di Borgoforte e con un’interrogazione a risposta orale chiede di chiarire i numeri dei conferimenti e di sapere chi sia preposto al controllo. Esaustiva la risposta dell’assessore Luigi Rabuffi. L’attività del termovalorizzatore è regolamentata da un’autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata dal comune nel 2006 e andrà a conclusione alla fine di quest’anno. Il controllo è della Provincia che si avvale dell’Arpa e dell’Ausl. Al termovalorizzatore vengono convertiti solo alcuni rifiuti e tutti provenienti dal territorio piacentino. L’impianto di Piacenza è autorizzato a smaltire 120mila tonnellate di rifiuti all’anno. Sono stati trattati 119mila e 997 nel 2011 e poco meno anche nel 2012: quindi appena sotto la soglia.
Tutti i rifiuti sono piacentini, dunque, e Putzu si definisce soddisfatto della risposta sebbene faccia notare, con un sorriso a mezza bocca, un piccolo escamotage grazie al quale in realtà vengono bruciati anche rifiuti non locali. «Le regole però vengono rispettate e quindi mi va bebe così» chiosa, sottolineando la necessità che tutti i consiglieri siano più attenti ai temi dell’ambiente.
STAZIONE, INFIAMMA LA POLEMICA – Ancora i consiglieri grillini hanno presentato una mozione che riguarda la zona della stazione e i problemi relativi ai parcheggi, ai disabili, ai passaggi pedonali; il tutto, naturalmente, collegato ai problemi dei pendolari. Quagliaroli e compagni chiedono di spostare i posti auto per disabili dal fondo di via dei Pisoni a una zona più vicina ai binari; chiedono inoltre di realizzare passaggi preferenziali sempre per i disabili.
L’attraversamento di piazzale Marconi è poi al centro di una risposta specifica da parte del vicesindaco Francesco Cacciatore. «Abbiamo realizzato un attraversamento dotato di scale mobili e sottopassaggio oltre a videosorveglianza. E’ un attraversamento per certi versi sperimentale anche perché esistono vincoli della soprintendenza. A breve verranno rimossi gli attraversamenti pedonali “in superficie” e sono in arrivo 60 nuove biciclette comprate dal Comune per il bike sharing».
Cacciatore coglie anche l’occasione per tornare sull’interruzione delle scale mobili con cui si accede al sottopassaggio, spesso oggetto di interventi e critiche da parte dei cittadini. «Per la maggior parte dei casi – dice Cacciatore – le scale mobili smettono di funzionare perché c’è qualcuno che volontariamente interrompe il funzionamento con lo stop d’emergenza. E’ una bella sfida di civiltà: bisogna far capire alla gente che non deve divertirsi sulle spalle di tutti».
La discussione torna a scaldare il consiglio comunale. Marco Tassi (Pdl) ribadisce la necessità di ripristinare i posti gratuiti per le biciclette in piazzale Marconi. «Il servizio pubblico dovrebbe essere garantito a tutti – afferma Tassi – Non ha senso e fa paura che chi paga abbia servizi migliori». Infine tuona contro la giunta: «A parole siete dalla parte dei più deboli ma di fatto vi comportate come un’azienda privata».
Ed è sempre Tassi a scaldare particolarmente gli animi puntando il dito contro la maggioranza: «Alcuni di voi erano già nella scorsa amministrazione quando è stato firmato l’accordo con Trenitalia. Non dovevate farlo».
Tommaso Foti, deputato, ora nel gruppo Fratelli d’Italia centrodestra nazionale, entra sul tema della stazione ponendo l’attenzione su Borgo Faxhall, la cui convenzione è scaduta – dice – e quindi è da qui che qualsiasi discussione sull’area dovrebbe ripartire per essere considerata seria.
VIA SAN GIOVANNI E PIAZZA CAVALLI – Ancora Marco Tassi (Pdl) ha presentato altre due mozioni riguardo alla pavimentazione di via San Giovanni e di piazza Cavalli. Per quanto riguarda via San Giovanni la richiesta di rifare il porfido è stata bocciata. Su piazza Cavalli Tassi ha sottolineato l’inadeguatezza dell’intervento, con pietre di colori diversi. «La piazza è stata rovinata» ha detto il consigliere. Gli ha fatto eco Tommaso Foti, che ha rilanciato: «Dobbiamo chiedere conto alla ditta che ha vinto l’appalto e ha effettuato i lavori – ha detto – Non possiamo accettare così, sic et simpliciter, che i lavori vengano fatti in questo modo senza dire niente. Io penso che si debba fare come Trieste: la piazza va rifatta completamente».
Su piazza Cavalli è intervenuto anche il consigliere Marco Colosimo (PcViva) che ha sottolineato come la recente presenza di due trattori spartineve proprio in mezzo alla piazza. Anche Massimo Polledri (Lega) è della stessa opinione nonché ancora Putzu (Misto) che con toni più che mai coloriti ha sottolineato l’errore di chi ha fatto i lavori; errore a cui va posto rimedio.
EX PERTITE – In serata si scalda la seduta sul tema, già caldo da tempo, dell’ex Pertite da destinare a parco pubblico. Mentre di fronte a Palazzo Mercanti anche oggi è andato in scena un nuovo sit-in organizzato dal comitato per il parco della Pertitte consigliere Filiberto Putzu torna sull’argomento
L’assessore all’urbanistica Silvio Bisotti ha aperto la discussione con una premessa. «La restituzione alla città dell’area ex Perite resta una priorità assoluta di questa amministrazione. Anche in ossequio alla volontà espressa da oltre trentamila piacentini. Questa premessa è importante perché va distinto lo strumento dall’obiettivo; obiettivo che non viene assolutamente messo in discussione». «L’area è a tutt’oggi militare e sulla quale è in essere un’importante operazione di bonifica. Ciò premesso, una variante al Prg vigente risulterebbe non consigliabile perché verrebbero dilazionati i tempi. L’amministrazione ritiene che si possa raggiungere lo stesso obiettivo modificando direttamente nel psc la destinazione dell’area. Se fossimo nella disponibilità dell’area il problema non si porrebbe. Vorrei confermare che non deve esistere nessuna preoccupazione rispetto al conseguimento dell’obiettivo».
Polledri ha richiamato al realismo: l’area è dei militari e non si possono fare i conti senza l’oste.
Garetti si è detto d’accordo col percorso indicato dall’assessore Bisotti ma ha rilanciato proponendo una tassa di scopo: «Se tutti siamo d’accordo – ha detto – autotassiamoci per raggiungere l’obiettivo».
Putzu ha poi ribadito le ragioni della sua mozione, che sono nella direzione di una variante al prg: «La variante serve a dare indicazioni sul valore dell’area, impedisce speculazioni. E’ uno strumento più forte».