Piacenza Museri: visita a Parma alla mostra dedicata a Guglielmo Du Tillot

Il primo appuntamento dell’anno con Piacenza Musei si tinge anche questa volta dei colori dell’unicità: lunedì 21 gennaio una visita guidata a Parma alla mostra dedicata a Guglielmo Du Tillot accompagnati da due guide d’eccezione, Alessandro Malinverni e Carlo Mambriani, i due curatori dell’esposizione parmense.

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La mostra, aperta al pubblico fino al 27 gennaio, racconta lo splendore del ducato nel pieno dell’Età dei Lumi, quando la Parma borbonica primeggiava in tutt’Europa grazie anche all’opera del suo grande ministro riformatore, Guglielmo Du Tillot.

Nel Palazzo Bossi Bocchi, sede della Fondazione Cariparma, oltre 150 opere di pittura, scultura, architettura e arti decorative, nonché preziosi volumi antichi, illustrano la riforma artistica e culturale che permise a Parma di emergere in Europa, facendone l’«Atene d’Italia», e di Du Tillot uno degli uomini di stato più stimati da sovrani, politici e intellettuali europei.

Ad accompagnare il gruppo di Piacenza Musei, il vice Presidente dell’Associazione, il dottor Stefano Pronti. “Si tratta – ha dichiarato Pronti – di un’occasione unica e particolarissima: grazie alla collaborazione di Malinverni e Mambriani siamo riusciti ad organizzare una piccola visita speciale fuor dalle mura della nostra città. L’eccezionalità è data proprio dal loro contributo: i curatori stessi della mostra ci accompagneranno infatti per le sale del Palazzo Bossi Bocchi alla riscoperta del periodo aureo dell’Arte Settecentesca e delle innovazioni introdotte nell’Antico Regime”.

L’esposizione, che si fregia del patrocinio delle ambasciate di Francia e di Spagna in Italia, è stata realizzata in collaborazione con Biblioteca Palatina di Parma, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza, Archivio di Stato di Parma e IPSIA “Primo Levi” di Parma; l’obiettivo è di raccontare a un vasto pubblico l’impatto culturale e artistico della figura di Du Tillot, Intendente della Real Casa inizialmente e Primo ministro in seguito.

Il percorso della mostra – ideata e curata da Gianfranco Fiaccadori e Alessandro Malinverni (Università di Milano) e Carlo Mambriani(Università di Parma) – si articola in due sezioni: la prima, preceduta da un inquadramento biografico del protagonista, è incentrata sulla trasformazione di Parma in «Atene d’Italia»: il ruolo del ministro, di Annetta Malaspina e della loro cerchia; le nozze dei principi come eventi di propaganda artistica e dinastica; l’istituzione dell’Accademia e l’appoggio fornito ai suoi artisti; il rinnovo delle residenze, delle manifatture e del tessuto urbano. La seconda sezione è dedicata alla committenza privata di Du Tillot a Parma e a Parigi, durante il breve esilio: l’allestimento delle sue residenze, gli acquisti di libri e di opere d’arte, gli artisti prediletti.

L’evento in programma è aperto agli associati e a tutti coloro che richiedono di associarsi a Piacenza Musei (per info: 0523 615875). Inoltre, essendo i tempi particolarmente ristretti ed essendoci un numero limitato di posti a disposizione, occorre comunicare al più presto la propria adesione alla segreteria organizzativa dell’Associazione Piacenza Musei, contattando il numero 0523 615870.