Cash trapping, i carabinieri denunciano tre rumeni

Nuovi casi di cash trapping, ovvero la tecnica di inserire le forchette nelle bocchette dei bancomat per intrappolare le banconote. Le segnalazioni, arrivate ai carabinieri da tre banche di Castelsangiovanni tra il 4 e l’11 di dicembre (UniCredit, Mps e Popolare di Lodi), hanno portato i militari, dopo attente indagini, a denunciare tre rumeni con l’accusa di danneggiamento di sistemi informatici e furto aggravato. La tecnica funziona così: i malviventi fanno un prelievo, quando si apre la bocchetta, inseriscono la “forchetta” e poi vanno, tornando poi la sera ea recuperare i soldi rimasti incastrati. Dalle banche risultano diversi prelievi non ancora denunciati. I ladri agiscono nei fine settimana, quando le banche sono chiuse. I carabinieri sono riusciti a individuare i presunti responsabili che sarebbero riusciti a rubare una quantità di denaro ancora da quantificare. In provincia di Novara a metà dicembre erano stati arrestati due romeni per lo stesso reato. Si è accertato che erano gli stessi. Si tratta di tre romeni domiciliati a Torino. Uno di 33 anni, uno di 39 e l’altro di 45, tutti accusati di danneggiamento di sistemi informatici e furto aggravato. 

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