E’ deceduta la senatrice a vita Rita Levi Montalcini – premio Nobel per la medicina – morta nella sua abitazione a Roma, aveva 103 anni. La notizia, che rattrista tutta l’Italia, ha toccato in particolar modo l’associazione Alzheimer di Piacenza, che tramite il suo presidente, Andrea Gelati, ha voluto manifestare cordoglio per questa scomparsa. “Siamo dospiaciuti, perché sappiamo che le sue scoperte sono state molto d’aiuto a quelli che sono i miglioramenti per questo tipo di malattie”.
Il fattore di crescita neuronale (Ngf) scoperto dalla Montalcini, infatti, avrà un futuro per arginare le malattie degenerarive del cervello, come l’Alzheimer. Ne è sicuro anche Luigi Aloe, uno dei ricercatori che ha lavorato gomito a gomito per 40 anni con il premio Nobel e ha firmato alcune degli studi più importanti con la scienziata italiana. ” Ho cominciato a collaborare con la professoressa Monalcini negli Stati Uniti quando ero un tecnico di laboratorio – racconta Aloe- e solo dopo alcuni anni mi sono laureato. Per me Montalcini è stata una grande donna e scienziata capace di parlare con tutti, dalle persone più umili a quelle più colte e potenti. Lavoratrice instancabile aveva un costante desiderio di scoprire qualcosa di utile e aveva la capacità di lavorare in rete con molte persone. Credo- conclude Aloe – che la molecola che le ha valso il Nobel avrà importanti sviluppi per alcune malattie della senescenza e della vista”.
La senatrice a vita è morta intorno alle 14 nella sua casa in via di Villa Massimo, in una zona residenziale di Roma a due passi da Villa Torlonia. La scienziata era con alcune persone care che, accortesi del peggioramento delle sue condizioni di salute, in un primo momento – come è stato riferito da loro stessi – hanno chiamato un’ambulanza per portarla alla vicina clinica Villa Margherita. Ma il quadro clinico è andato rapidamente peggiorando e il premio Nobel si è spenta nella sua abitazione.