Secondo ponte sul Po, l’ass. Calza replica a Foti

Secondo ponte sul Po,  l’assessora provinciale alla viabilità e alle infrastrutture Patrizia Calza ha risposto all’attacco dell’onorevole di An Tommaso Foti. Nei giorni scorsi il parlamentare si era  detto sconcertato  in quanto aveva appreso dal Ministero che la progettazione del secondo ponte sul Po di Piacenza,  è rinviata al momento del reperimento dei fondi necessari e non figura più nella programmazione dell’Anas.   A Radio Sound Patrizia Calza precisa che l’opera è inserita tra le prioritarie che la Regione ha proposto al Ministro Di PietroUno stralcio della  risposta di Patrizia Calza:"Bene fanno i Parlamentari a interrogare il Governo in ordine a problematiche che interessano la cittadinanza.  E’ loro dovere.Stupisce tuttavia l’enfasi data ad una notizia nota da tempo, precisamente da anni e,  pertanto,  "non notizia".L’ultimo Contratto di Programma Triennale Anas 2003-2005 , venne infatti  approvato nell’ormai lontano  2005, dal precedente Governo e, in effetti, non prevedeva la Variante di Piacenza alla S.S. 9 con nuovo Ponte sul Po, così come non prevedeva altre opere importanti, tant’è che l’assessore Regionale Peri, stigmatizzò, in una nota  del  16 giugno 2005, il comportamento del Ministero per  il mancato coinvolgimento della Regione stessa nell’individuazione delle infrastrutture da inserire nel Contratto.Quanto all’Amministrazione Provinciale , questa ha sempre seguito con costante attenzione l’evolversi degli eventi , perorando la realizzazione dell’opera e chiedendo ripetutamente informazioni sull’iter di realizzazione della stessa, oltre che stanziando, insieme al Comune di Piacenza,  quota parte delle risorse necessarie per la progettazione definitiva.Ciò che è certo è che , ad oggi, non è stato  ancora sottoscritto il nuovo Contratto di Programma. La speranza è che il nuovo Ponte, sparito, non ora, ma   anni fa, dai programmi di Ministero e ANAS,  possa essere finanziato con risorse pubbliche e che quindi l’iter progettuale possa riprendere da là, dove fu interrotto, per mancanza di adeguato finanziamento, da parte del precedente Governo.  Se così non sarà, questa Amministrazione, così come ha sempre fatto, si attiverà perché si possano rinvenire , insieme alla Regione, al Ministero e all’ANAS, nuove soluzioni , a partire dalla finanza di progetto".

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