Rissa a Fiorenzuola: identificati tre pugliesi e la ragazza “contesa”

AGGIORNAMENTO ore 13 – E’ piacentina, di Carpaneto, la ragazza “contesa” dal gruppo di persone che ieri sera, a Fiorenzuola, ha portato a una maxi-rissa. A confronto tre persone, italiane (un ragazzo piacentino, il padre e lo zio) e sei persone (tre pugliesi e tre marocchini). Il tutto è nato quando, lo zio – forse ubriaco – ha fatto degli apprezzamenti sulla giovane che si trovava in un bar della cittadina della Valdarda. Lei, ma saranno i carabinieri a stabilirlo dopo averla sentita, avrebbe chiamato gli amici per farsi difendere. E da li è nata la colluttazione, che ha portato il giovane, di 24 anni, a essere colpito con una sbarra di ferro e a essere ricoverato con una prognosi di 20 giorni. 

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AGGIORNAMENTO ore 10 – Sembra meno grave del previsto, il bilancio della rissa avvenuta ieri sera a Fiorenzuola, in pieno centro. Non una mannaia o una sciabola, è stata usata per colpire il ragazzo ma una sbarra di ferro. Per lui, che si troverebbe già a casa, i medici hanno stabilito 20 giorni di prognosi. Nel frattempo continuano gli accertamenti dei carabinieri. Su sei persone ricercate, tra gli aggressori, tre sono state identificate. Si tratta di tre pugliesi, appartenenti alla stessa famiglia e residenti a Fiorenzuola. Altre tre persone, di nazionalità marocchina, sono invece tutt’ora irreperibili. 

NOTIZIA ore 8 – Violenta rissa, ieri sera verso le 20 a Fiorenzuola dove sono rimaste ferite alcune persone, tra le quali un ragazzo in modo molto grave. Nella colluttazione è stato usato di tutto, da una sciabola ad alcune bottiglie, tanto che alla fine, un 24enne italiano, colpito con l’arma da taglio, rischia l’amputazione della mano. Il diverbio, poi scaturito in rissa è fortunatamente avvenuto nelle vicinanze del 118 di Fiorenzuola, che è intervenuto per trasportare il giovane all’ospedale, per poi trasferirlo a Modena in un centro specializzato nella chirurgia degli arti. Secondo una prima ricostruzione, da una parte il padre e lo zio del ragazzo di 45 e 50 anni, dall’altra 5-6 marocchini, si sono affrontati a causa di un apprezzamento su una ragazza. Pare che lo zio, dopo aver bevuto un po’ troppo all’interno di un bar tra vicolo Brandacci e via Roma, abbia detto qualcosa di troppo a una ragazza che, dopo aver sopportato abbastanza, avrebbe chiamato alcuni amici o parenti – gli accertamenti sono ancora in corso – per far smettere l’uomo. Da lì il violento litigio, poi scaturito in rissa con l’utilizzo di armi non convenzionali – come una spada –  bottiglie e oggetti di ogni genere. I carabinieri di Fiorenzuola stanno cercando la ragazza importunata, per poterla interrogare su quanto accaduto e ritrovare i responsabili della guerriglia urbana andata in scena nella cittadina della Valdarda.