Nessuna irregolarità contributiva nei contratti Ikea. A dirlo è Alessandro Millo della Direzione Provinciale del Lavoro che si sta occupando di verificare la corretta gestione del personale all’interno della multinazionale svedese, per verificare le denunce dei facchini iscritti al sindacato Si Cobas. Ikea rispetta un accordo sindacale sull’orario di lavoro definito ‘multiperiodale’: dal 1 settembre al 31 agosto successivo, i lavoratori hanno il diritto di lavorare 39 ore settimanali. Se un lavoratore si è trovato a lavorare meno per motivi non giustificati dall’azienda, Ikea deve provvedere a pagare le ore mancanti entro il 31 agosto 2013. Ed effettivamente, dal rapporto della Dpl, Ikea avrebbe dei pagamenti in sospeso con alcuni lavoratori. “Disparità nella gestione degli orari di lavoro effettivamente sono state riscontrate – spiega Millo – ma non sono ancora sanzionabili perché il Contratto Nazionale del Lavoro prevede che si possa porre rimedio entro il 31 agosto del prossimo anno”.