Lividi strani sulle gambine di una bimba di appena cinque anni. Le maestre dell’asilo che frequenta, in città, le hanno chiesto come se li fosse procurati e la piccola, che non parla bene l’italiano ma solo l’arabo, ha mimato delle percosse con qualcosa in mano e ha detto una sola parola: “Mamma”.
Del fatto è stata informata la polizia e la palla è poi passata agli investigatori specializzati dell’Ufficio minori della Squadra mobile coordinato dall’ispettore Fausto Gaudenzi. La donna è stata prima denunciata e poi rinviata a giudizio per abuso di mezzi di correzione e ieri è iniziato il processo davanti al giudice Maurizio Boselli. Sono state ricostruite le prime fasi delle indagini, sono stati ricordati i colloqui con gli investigatori e come la piccola si agitasse solo quando si parlava del suo rapporto con la mamma.
Il difensore della donna, avvocato Alessandro Stampais, ha invece ridimensionato la vicenda sottolineando come la piccola sia poi stata riaffidata ai genitori, come viva tuttora in famiglia senza particolari problemi.