Nel 2012 hanno chiuso a Piacenza oltre 2mila imprese. E’ un bilancio, per forza di cose, negativo, quella presentato in mattinata dal presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Parenti il quale ha precisato come “anche tante nuove imprese hanno aperto, ma il saldo finale e’ in passivo di 400 aziende che mancano all’appello”.
Da parte dell’ente camerale, comunque, non e’ mancato e non manchera’ il sostegno alle imprese, pari allo scorso anno, “visto che le risorse le abbiamo” ha confermato Parenti, “ma un saldo cosi’ negativo non era mai successo dal 1960 a Piacenza”.
I settori che soffrono di piu’ sono commercio e edilizia, mentre si salvano agroindustria, l’enogastronomia e la meccanica, con chi esporta che si trova – come la meccanica avanzata – ad aumentare del 17-20%.
“Non credo alla ripresa nel prossimo anno” ha poi ammesso Parenti, “almeno non nell’edilizia. Non torneremo piu’ ai livelli di una volta”.
Infine, il presidente della Camera di Commercio ha fatto un appello al sindaco, a pochi minuti dagli auguri natalizi a palazzo Mercanti: “Per quanto riguarda l’Imu sugli immobili che servono alla produzione, che non venga applicata l’aliquota massima”.