Due giorni di vero e proprio calvario per il Piacenza Rugby. La squadra oggi avrebbe dovuto giocare a Prato contro i padroni di casa, sesti in classifica, ma dopo un lungo viaggio ha dovuto rinunciare al match, sospeso all’ultimo momento per mal tempo. Comprensibile la rabbia di chi ha dovuto percorrere inutilmente 480 km nel maltempo, quando qualcuno poteva indubbiamente comunicare prima le inadeguate condizioni del campo. Inoltre, testimoniano dalla trasferta, sarebbe stato possibile utilizzare un altro campo, ma per motivi poco chiari, gli ospiti hanno preferito rimandare il match. Ma i guai non finiscono qui per la formazione piacentina, perseguitata dalla sfortuna: il pullman con cui gli uomini del presidente Campus sarebbero dovuti ritornare si è guastato, ritardando non di poco le operazioni di rientro. La società piacentina vive un vero e proprio periodo nero, considerando anche i fatti di ieri notte, quando un gruppo di malintenzionati è entrato in sede e ha rubato diversi articoli, fra cui alcune maglie della squadra. Secondo le prime informazioni, però, i ladri sarebbero stati fermati dai carabinieri subito dopo il colpo anche se non si conosce la loro identità. Ora rimane da effettuare l’inventario per conoscere l’entità del danno subito.
“Devono essere i Maya che invece di prendersela con il mondo intero se la stanno prendendo solo con noi!” commenta sdrammatizzando il presidente della società Raffaele Campus. Effettivamente è la terza volta che la sede di via Dell’Agricoltura viene presa di mira. Se a ciò si aggiunge che fino alle 20 di ieri sera i giocatori del Piacenza Rugby sono rimasti fermi in autostrada con il pullman rotto, si comprendono le parole dello stesso Campus: “Speriamo che la sfortuna si sia sfogata in questi due giorni con tutto quello che ci è successo!”