Farinetti: “Eataly a Piacenza a fine 2013. A Parma troppo coccodé”

“Eataly aprirà a Piacenza e non a Parma perché, quando parlai con Vignali e Reggi secondo voi chi ho scelto?”. Non manca la schiettezza a Oscar Farinetti, patron della catena di prodotti di qualità, ospite in mattinata di Confindustria per il consueto incontro di Natale con un imprenditore simbolo nel proprio settore.

Radio Sound

“Non avete niente a che invidiare a Parma” ha spiegato Farinetti, “loro hanno in più che molto spesso hanno fatto coccodè, ma Piacenza dovrebbe essere fiera della varietà e qualità dei suoi prodotti”.

Ma Farinetti non è uomo da polemiche, bensì bada al sodo: “Eataly si fa dove c’è sana amministrazione, bella gente. Il resto non mi interessa”.

Avrebbe dovuto aprire in città tre mesi fa, ora ha assicurato che l’inaugurazione avverrà tra settembre e dicembre del 2013. E, come nelle altre location, non mancherà la dedica a un valore: “Per Piacenza abbiamo deciso di dedicarlo alla provincia italiana. Virtuosa, che cura l’agroalimentare con grande impegno”. 

GLI IMPRENDITORI E LA POLITICA: “Non viviamo granché bene la situazione. Spesso dobbiamo difenderci dalla politica – ha detto Farinetti senza giri di parole – l’apparato della burocrazia italiana è la creazione dei politici mediocri”. Non è mancata poi la ricetta del suo politico ideale, ripresa direttamente dalla tradizione enogastronomica italiana: “E’ come una maionese impazzita. Quando succede non si può ravvivare, solo con ingredienti nuovi – spiega Farinetti – nuove uova non di galline da gabbia ma da cortile, nuovo olio più leggero e delicato, un sale di Cervia, un limone di Amalfi e poi ci rimettiamo a mescolare”. In questa particolare ricetta, Mario Monti non è stato in grado di cambiare ingredienti, per l’imprenditore, che in questo caso cambia metafora: “Monti va ringraziato perché ci ha salvato, non poteva in due minuti far ripartire la macchina ma alla fine non l’ha portata dallo sfasciacarrozze”.

IMPEGNO POLITICO: Dopo il suo aperto sostegno a Matteo Renzi, il patron di Eataly ha detto che continuerà a fare politica ma a suo modo : “Assumere 610 giovani a Roma è politica, ristrutturare un immobile dimenticato come l’Ostiense è fare politica e così continuerò”. E poi Renzi, sconfitto alle primarie, c’è ancora eccome: “Ha segnato molto la sua battaglia, continuerà a fare il sindaco anche perché sapevamo che non avrebbe vinto. E ricordiamo che ha 37 anni”.

IMPRENDITORI: L’incontro in Confindustria era però finalizzato, come ogni anno, agli imprenditori piacentini. Così, il messaggio lanciato da Oscar Farinetti ai colleghi, in periodo di crisi, è uno solo: “Ricordiamoci che noi italiani siamo 0,83% dei cittadini del mondo, il 99,17 vive fuori. Possono andare bene solo le aziende che esportano”.