Il ds De Pascali sprona la Canottieri Ongina per il ciclo di ferro

Dopo il turno di sosta imposto per tutti dal calendario, in casa Canottieri Ongina c’è attesa per la sfida di sabato a Monticelli contro i temibili bresciani del Bedizzole. In vista dell’impegno, il diesse dei gialloneri (attualmente secondi in classifica) Donato De Pascali fa il punto della situazione, tracciando un primo bilancio delle prestazioni dei ragazzi di Bruni e dando un occhio anche alle rivali.

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Secondo posto in classifica, venti punti all’attivo sui ventiquattro fin qui in palio: sei soddisfatto?

“Il bilancio di questo primo terzo di campionato deve vederci soddisfatti per quanto la squadra è riuscita a produrre sul campo. L’unica partita giocata mediocremente e culminata con una sconfitta (Bollate) è stata metabolizzata velocemente e credo che le sette vittorie ottenute rappresentino al momento un adeguato conguaglio positivo. Di conseguenza, la posizione in classifica è premiante, ma ogni giudizio, seppur parziale, sarà significativo dopo aver incontrato almeno una volta tutte le avversarie e in ogni caso non prima del trittico di match che da sabato prossimo ci attenderà in serie”.

Un giudizio sul gioco della Canottieri Ongina, tra punti di forza e aspetti da migliorare.

“Per la Canottieri Ongina, questa è una stagione particolare, sono cambiati molti giocatori all’interno del roster, in ruoli importanti e con caratteristiche non solo tecniche differenti. La squadra sta cercando di sviluppare tematiche di gioco che non erano proprie e qualche piccolo ritardo di preparazione, associato a lievi contrattempi di ordine fisico, ha forse allentato il consolidamento del nuovo assetto. Da alcune settimane, soprattutto in allenamento, si possono cogliere gli affinamenti delle soluzioni che solo parzialmente abbiamo proposto in gara. Questo mi fa pensare che la potenzialità massimale della squadra non sia stata ancora determinata. Sicuramente, il ventaglio delle soluzioni possibili è ampio, il coinvolgimento attivo e decisamente positivo dei giocatori che partono dalla panchina è ben visibile e la predisposizione al’impegno nei fondamentali di sacrificio è sempre più crescente nell’atteggiamento di tutti. A mio avviso, da migliorare è l’attenzione da dedicare alla gestione dell’errore. Per certi versi, anche questo aspetto sottolinea la potenzialità della squadra, che quasi sempre interpreta con sicurezza l’evento agonistico. L’eccessiva confidenza, però, potrebbe rappresentare alla lunga un potenziale pericolo a cui dover guardare”.

In testa Segrate non perde un colpo: pur essendo una delle grandi favorite, ti aspettavi l’imbattibilità assoluta della formazione milanese?

“Per tanti aspetti, Segrate mette in campo un team ricco di organizzazione e di esperienza, ma soprattutto dispone di un roster di altissima qualità che a dire il vero sento che possa essere anche puntellato a breve con un ulteriore rinforzo. Le dichiarate ambizioni di immediato ritorno in B1 la ponevano nella dimensione di squadra da battere a inizio stagione e bisogna ammettere che stanno alimentando con grande merito questa aspirazione. Forse non mi aspettavo una veloce integrazione degli elementi più rappresentativi nel tessuto più giovane della loro squadra. Finora sono stati molto bravi, nulla da dire: vincere tutte le partite con punteggio pieno non è mai facile”.

Per la Canottieri Ongina arriva un ciclo di ferro: come vedi le prossime partite?

“L’abbiamo inaugurato a Gorgonzola e ci aspettano altre tre partite dove sarà necessario dimostrare il valore e il vero volto della Canottieri Ongina. In terra martesana abbiamo portato a casa una partita che non si era messa bene soprattutto per colpa nostra, riuscendo a raddrizzare la rotta nel finale del tie break. Il punto lasciato sul campo in questo momento della stagione non rappresenterà un lascito particolarmente  significativo se riuscissimo a proporci al meglio nelle partite che ci aspettano a partire da sabato. Bedizzole è la classica squadra di grande esperienza che, soprattutto negli incontri di cartello, sa ricavare gli stimoli per esaltarsi e dare il meglio di sé. La loro classifica è leggermente falsa e dispongono di individualità importanti in tutti i ruoli. Dopo questo turno, ci attenderà la trasferta prenatalizia a Montecchio e dopo la sosta affronteremo la capolista Segrate. Sono due scontri diretti da “tripla”, come si direbbe nel calcio, ossia senza pronostico. Scenderemo in campo non con il desiderio di cercare di vincerli, ma pretendendo da noi stessi  di riuscire a farlo. Il nostro compito è quello di lavorare al massimo e questo lo faremo a prescindere ogni settimana”.