Politiche energetiche, pronto il piano regionale: «I comuni siano preparati»

Sono complessivamente 23 i Comuni piacentini che hanno presentato in forma associata la manifestazione di interesse rivolta ad enti pubblici per sostenere l’adesione al Patto dei sindaci e la redazione del Piano di azione per l’energia sostenibile. L’intesa è finalizzata a ridurre entro il 2020 del 20% le emissioni di Co2, ad aumentare del 20% l’efficienza energetica e del 20% l’uso di fonti energetiche rinnovabili.
Ad inviare la candidatura sono state: l’Unione dei Comuni della bassa Valtrebbia e Valluretta (Agazzano, Calendasco, Gossolengo, Gragnano e Rivergaro) che potrebbe ottenere un finanziamento di 2mila euro per ognuno dei 5 comuni, l’Unione Valnure-Valchero (Carpaneto, Podenzano, San Giorgio, Vigolzone) che potrebbe ottenere un finanziamento di 2mila euro per ciascuno dei 4 comuni, la Comunità montana dell’Appennino piacentino (Bobbio, Cerignale, Coli, Cortebrugnatella, Ottone, Piozzano, Travo e Zerba) a cui potrebbe essere destinato un contributo di 1500 euro per ciascun Comune e, infine, la Comunitá montana del Nure e dell’Arda (Bettola, Farini, Ferriere, Gropparello, Lugagnano, Morfasso e Vernasca) a cui verrebbero indirizzati 1500 euro per ogni comune. Ai 23 Comuni si aggiungono, per il territorio piacentino, Piacenza e Ottone che hanno aderito singolarmente all’iniziativa.
“La Provincia di Piacenza – ha detto il presidente della Provincia Massimo Trespidi – ha concluso l’iter di adesione all’iniziativa Patto dei Sindaci in qualità di “Struttura di coordinamento” ed è stato firmato l’accordo tra l’Amministrazione di corso Garibaldi e la Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea”. “Ricordo – ha detto il dirigente Fabrizio Bernini (settore Energia della Provincia di Piacenza) – che è ancora in corso di definizione l’esame delle candidature piacentine pervenute alla Regione Emilia Romagna relativamente al bando regionale”.
Nel corso dell’incontro Alessandro Rossi, responsabile Energia, innovazione, sviluppo sostenibile dell’Anci Emilia – Romagna ha aggiornato i sindaci sui lavori del Gruppo di Lavoro Energia e sui  risultati relativi all’istruttoria del bando regionale. Presentato anche il progetto del Laboratorio Energia e Ambiente di Piacenza.

Radio Sound

 


E’ in corso nella sala consiliare della Provincia un Infoday dedicato all’adesione del territorio piacentino al Patto dei Sindaci (per ridurre entro il 2020 del 20% le emissioni di Co2, aumentare del 20% l’efficienza energetica e aumentare del 20% l’uso di fonti energetiche rinnovabili). La Provincia di Piacenza ha concluso l’iter di adesione all’iniziativa Patto dei Sindaci in qualità di “Struttura di coordinamento” ed è stato firmato l’accordo tra l’Amministrazione di corso Garibaldi e la Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea.

 

Si sta inoltre definendo l’esame delle candidature piacentine pervenute alla Regione Emilia Romagna relativamente al bando regionale: “Manifestazione di interesse rivolta ad Enti pubblici per sostenere l’adesione al Patto dei Sindaci e la redazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)” e nel corso dell’incontro sono stati prospettati, almeno informalmente, i risultati dell’istruttoria: c’è interesse da parte di molti. I comuni piacentini che hanno aderito al Patto dei Sindaci sono due e quelli che, tramite le loro forme associate, hanno manifestato il proprio interesse e stanno avviando le procedure di adesione formale sono 23, ma anche tutti gli altri hanno avuto occasione di programmare e mettere in atto azioni finalizzate a ridurre le emissioni di Co2 con misure di risparmio ed efficienza energetica.

Sta tenendo la sua relazione Alessandro Rossi, responsabile Energia, innovazione, sviluppo sostenibile dell’Anci Emilia – Romagna e sta aggiornando i sindaci e gli amministratori presenti sui lavori del Gruppo di Lavoro Energia e sui risultati relativi all’istruttoria del bando regionale. E’ presente anche il presidente della Provincia Massimo Trespidi.

«La regione sta deliberando il contributo per i comuni – ha detto Rossi – quindi dobbiamo preparaci a sostenere i comuni nella definizione delle azioni e nella costruzione del piano che sarà partecipata, non all’interno della casa comunale ma con i cittadini e le imprese». Quali sono le azioni, abbiamo chiesto a Rossi? «Nasceranno sui bisogni dei territori – dice – Le energie locali vanno intese nel senso di valorizzare le varie potenzialità, molto diverse a seconda della zona».