Maltrattamenti in una famiglia di coniugi sordomuti, entrambi 40enni. Il particolare caso è accaduto a Piacenza ed è stato scoperto dopo che la figlia della coppia (di 15 anni), che non soffriva della patologia, ha manifestato alcuni segni di insofferenza a scuola. L’operazione, iniziata nell’aprile 2011, si è conclusa in questi giorni con l’interrogatorio dell’indagato, il padre, operario, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. I maltrattamenti venivano perpetrati tramite il linguaggio dei gesti da parte dell’uomo verso la consorte, impiegata nella pubblica amministrazione, che era succube del marito. Dopo una lunga azione di persuasione degli agenti della questura, la donna ha deciso di sporgere denuncia per maltrattamenti reiterati compiuti nel nucleo familiare. Si è trattato di un caso rarissimo, vista la difficoltà di entrare nel modo di pensare e ragionare dei sordomuti.
Le violenze, da quanto emerso dalle indagini, erano più di natura psicologica verso la figlia. Al contrario, la moglie veniva malmenata: spesso al cospetto della figlia piccola. Ora la donna e la ragazzina sono tutelate dai servizi sociali piacentini, mentre l’uomo dovrà rispondere delle accuse ai suoi danni: l’imputazione è di maltrattamenti in famiglia.
Si tratta di una famiglia senza disagi economici: il clima di conflittualità durava da parecchio tempo, circa una decina di anni. La donna, nell’ultimo periodo, accusava il marito di tradirla con un’altra donna anch’essa sordomuta, anche se poi la circostanza non è’ stata verificata. Ma non era la gelosia alla base dei dissidi, bensì proprio i cattivi rapporti che, come un’escalation, erano arrivati alla violenza fisica nei confronti della donna.
Particolarissimo il caso, hanno riferito gli agenti che si sono occupati delle indagini, visto che i sordomuti, proprio per la loro difficoltà’ di comunicare, sono portati ad agitarsi e a usare in modo compulsivo il proprio corpo. Una vicenda che – per la polizia – non sarebbe mai emersa se la figlia, che non è sordomuta, non avesse manifestato i disagi a scuola poi comunicati alla questura.
Un mondo ad oggi ancora misconosciuto, quello dei sordomuti, visto che, come ha riferito l’esperto di comunicazione dei gesti, i sordomuti hanno molta diffidenza a relazionarsi con gli “udenti” e infatti nel 90% dei casi hanno solo rapporti tra loro.