AGGIORNAMENTO – Effetto della crisi: “La prostituzione è sempre meno in casa e sempre di più in strada, dove è più economica”. L’identikit del cliente: “La maggior parte dei clienti è piacentina, sposata, con figli, e si rivolge a prostitute della stessa età”. Sono alcuni dei dati indicati in aula dal sindaco Paolo Dosi e tratti dall’attività della Polizia Municipale fatta negli ultimi anni per contrastare l’attività di sfruttamento della prostituzione. La risposta è stata data alla consigliera Lucia Rocchi che chiedeva di intensificare i controlli e la sorveglianza sulle strade piacentine in nome del decoro urbano. L’ordinanza antiprostituzione non è più in vigore perché dichiarata incostituzionale, ma reintrodotta attraverso il regolamento di polizia urbana. Dal 2008 al 2011 sono state 514 le violazioni di 500 euro a carico di prostitute e clienti. Da settembre 2012, invece, 36 violazioni accertate sempre di 500 euro. In tutti il Comune ha incassato in quattro anni 275mila euro. Con i proventi delle sanzioni, nel 2010 sono state realizzate strutture per l’accoglienza di giovani prostitute interessate a un percorso di recupero. “I controlli sono frequenti sia repressivi che preventivi” ha aggiunto Dosi. “Poche prostitute, però. accolgono l’appello al percorso di recupero Oltre la strada”.
COMUNICAZIONI – Le primarie sono stato oggetto delle comunicazioni anche in Consiglio comunale. Prima di Filiberto Putzu (misto-Piacenza che verrà) che ha rivolto un plauso a Renzi “che rappresenta il futuro del Pd”; poi del capogruppo Pd Daniel Negri che ha lodato Bersani e il suo successo. Negri si è poi rivolto al Pdl: “Mi auguro che, per il bene dell’Italia, possa avviare una riflessione serie che superi il ruolo di Berlusconi”. “La prefettura e la questura sarebbero le prime a saltare in caso di approvazione del decreto legge sul riordino delle Province”. Lo ha detto Tommaso Foti (Pdl) in comunicazioni rivolgendosi direttamente al sindaco perché “intervenga”. Foti ha parlato del caso Sallusti, il direttore del Giornale finito agli arresti domiciliari: “Dal dopoguerra sono stati tre i giornalisti finiti in carcere. Un appello al presidente della Repubblica perché utilizzi i suoi poteri per consentire a Sallusti di tornare alla libertà mi sembra un atto dovuto”. Nel suo intervento Carlo Pallavicini ha toccato tre punti: la necessità di creare un “quarto polo” alle elezioni Politiche, la solidarietà agli scioperanti dell’Ikea e lo sciopero “sociale” contro l’austerità indetto per il 6 dicembre. Nel suo intervento il sindaco Paolo Dosi ha parlato del rinnovo delle cariche nella Fondazione: “Sono nomine importanti: il Comune non avrà un atteggiamento partigiano”. Del caso Sallusti: “E’ assurdo che un giornalista venga condannato a pene detentive. Bisognerebbe correggere l’ordinamento”. Infine è intervenuto sul caso del suicidio del detenuto 22enne alle Novate pochi giorni fa: “Certe cose non possono accadere. L’emergenza carceraria c’è. Bisogna lavorare per superarla”.