Autorità civili, militari e religiose, addetti ai lavori, giornalisti, fotografi e numerosi cittadini hanno assistito questa mattina all’inaugurazione di una delle strutture più innovative della città e tra le prime in assoluto nel suo genere in tutta la regione. Si tratta della Domus Maccini, la prima casa funeraria di Piacenza che si trova sulla Caorsana, esattamente di fronte al cimitero urbano della cittè ed è in grado di fornire al meglio un servizio particolarmente sentito dalla cittadinanza.
“Sono felice di essere qui – ha dichiatato il vicesindaco Francesco Cacciatore – per due motivi; il primo è perché viene ampliata l’offerta della città in un settore particolarmente delicato e nel quale è giusto che ci sia il pubblico ma anche il privato, soprattutto quando gli interventi sono di qualità come questo. Il secondo motivo è perché conosco da anni Pascal Villa – ha proseguito Cacciatore – ed è un imprenditore che ama davvero il suo lavoro e che ha avuto il merito e il coraggio di investire in un periodo come questo, non certo roseo per l’economia e le tasche degli italiani. Grazie Pascal”.
Il momento pubblico che ha preceduto il taglio del nastro e che è stato moderato e coordinato da Rita Nigrelli di Radio Sound, ha avuto il suo momento clou nell’intervento dell’imprenditore Villa che ci ha tenuto a ringraziare gli amici presenti e ha ricordato com’è nato il progetto della Domus.
Oggi esistono luoghi per ogni circostanza. Luoghi calibrati sulle esigenze singole, specifiche e molto spesso transitorie. Luoghi nati e pensati per attività precise, attrezzati proprio per queste e in grado di offrire tutto il necessario senza il disagio di doversi ingegnare perdendo tempo (che ormai nessuno ha più), spendendo denaro (idem) e magari pure con scarsi risultati. Luoghi dedicati, dunque. Ne spuntanto sempre di più, ovunque, e sono sempre più richiesti; basti pensare alle ludoteche per bambini (un tempo le feste di compleanno si facevano solo in casa), o alle sale conferenze da affittare apposta anche solo per un meeting, una presentazione o quant’altro; o, ancora, le location per eventi di ogni genere. Ci sono addirittura i centralini telefonici con tanto di personale istruito per rispondere come se fosse nell’ufficio del cliente che magari è dall’altra parte del mondo.
Tutti esempi che rappresentano una risposta adeguata ai tempi e in linea con la richiesta.
Molto spesso a non essere in linea sono le leggi e i regolamenti, la cui agilità nell’adeguarsi al progresso e allo sviluppo è a dir poco pachidermica. In Italia, ad esempio, fino a pochi anni fa era vietato realizzare strutture per l’accoglienza dei defunti che non fossero le abitazioni private dove avveniva il decesso o le strutture sanitarie. Regola adatta a un’epoca le cui situazioni e di conseguenza le sensibilità e le esigenze erano diversissime da quelle di oggi. Un tempo le case erano il centro reale e fattivo della vita delle famiglie inteso nel senso più ampio; e cioè in casa ci si nasceva, spesso ci si viveva tutti insieme (più generazioni) e ci moriva. Allestire la camera ardente tra le mura domestiche era la norma, quindi.
Oggi è ancora possibile, certo, e le imprese di onoranze funebri sono attrezzate per questo, ma è sempre più raro proprio perché le situazioni e anche le stesse abitazioni sono fisicamente cambiate.
Con questo spirito, con lo spirito di andare incontro alle mutate esigenze delle persone e delle famiglie, nasce a Piacenza la prima vera casa funeraria progettata e realizzata per fare da cornice adeguata a momenti particolarmente dolorosi ma che tutti nell’arco di una vita si trovano a dover affrontare. Si chiama Domus Maccini e si trova in via Cremona 45 ovvero esattamente di fronte al cimitero urbano di Piacenza. E’ una delle prime in assoluto in Emilia Romagna e verrà inaugurata ufficilamente domani (sabato 1 dicembre) alla presenza delle autorità civili e religiose della città. Gli onori di casa verranno fatti dall’imprenditore che l’ha realizzata: Pascal Villa, nato in Francia ma di origini piacentine e proprio a Piacenza, ormai da anni, ha deciso di lavorare mettendo a frutto le esperienze di una vita nel settore. Oggi è titolare della Maccini Giorgio srl, impresa storica piacentina e rilevata da Villa (già attivo tra Gropparello e Carpaneto) nel 2004.
L’esperienza pluriennale in un settore delicato e complicato al tempo stesso come quello delle onoranze funebri, dunque, hanno fatto sì che Pascal Villa considerasse da tempo l’idea di costruire una struttura che assolvesse alle nuove necessità di chi purtroppo vive un lutto; una struttura che fosse una vera e propria “casa” nella quale accogliere, esporre e dare le giuste onoranze ai defunti (di qualsiasi credo, estrazione e condizione economica) e allo stesso tempo tempo un luogo nel quale vivere adeguatamente le emozioni, ripecorrere i ricordi, abbracciare nel dolore le persone care; e poi, com’è giusto che sia, andarsene e lasciarsi alle spalle il momento che quel luogo rappresenta senza rischiare di associare in futuro un ambiente domestico a un evento luttuoso.
E per fare tutto questo, o meglio, per “essere” tutto questo la Domus Maccini è stata realizzata in base al progetto di chi da anni fa questo lavoro con passione e professionalità. Un mestiere poco conosciuto nei suoi aspetti operativi e gestionali, e nel quale gli ingredienti più importanti sono l’efficienza assoluta unita alla discrezione e all’umanità del personale. A queste caratteristiche, con le quali Pascal Villa e la Maccini si sono guadagnati la miglior reputazione possibile sul territorio e non solo, si aggiunge, con la realizzazione della “Domus” la tecnologia di ultima generazione con la quale è stata costruita: illuminazione personalizzabile, videosorveglianza e domotica avanzata che permette l’accesso 24 ore su 24 sono solo alcune delle caratteristiche della nuova struttura di strada Caorsana. Che verrà inaugurata, lo ricordiamo, domani sabato 1 dicembre alle 11 alla presenza delle massime autorità cittadine.