Propose lavori in un edificio sotto tutela, architetto condannato per truffa

Un architetto piacentino è stato condannato a sei mesi e 200 euro per truffa, oltre a risarcire i danni a una società immobiliare di Fiorenzuola. Il difensore del professionista, l’avvocato Riccardo Curtarelli, ha annunciato l’appello. L’architetto, secondo le accuse, avrebbe raggirato la società convincendola che si sarebbero potuti realizzare appartamenti alla Fratesca, una corte risalente al 1500 estesa su circa 4.200 metri quadrati, che si trova a Sant’Antonio. La società si è costituita parte civile con l’avvocato Stefano Piva. Il legale ha detto che l’immobiliare non sarebbe stata informata dell’esistenza di vincoli della Soprintendenza su circa metà dell’area. Secondo Piva, la società ha speso oltre un milione di euro, con la prospettiva di fare un’operazione da 9 milioni che ne avrebbe resi tre.

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L’accusa, con il pubblico ministero Arturo Iacovacci, aveva chiesto la condanna dell’architetto a un anno e mezzo. Secondo il pm, il professionista avrebbe fatto pressioni sulla società dicendo che lo spazio era sufficiente per costruire mini appartamenti. Inoltre, per il pm l’architetto aveva ricevuto 25mila euro proprio per stendere un progetto e il professionista non avrebbe mai parlato di autorizzazioni necessarie.

Diverse le argomentazioni  della difesa che al termine aveva chiesto l’assoluzione. Curtarelli ha sottolineato che la ditta era esperta di compravendite e che non poteva non sapere che ci fossero dei vincoli che avrebbe impedito la costruzione di mini appartamenti. La società, che voleva battere sul tempo la ex Piacenza 74 vincitrice di un’asta pubblica, aveva firmato un preliminare di acquisto e quindi sapeva. L’architetto aveva solo messo in contatto delle persone far di loro e solo dopo il preliminare ebbe un incarico formale. Alcune persone, poi, avevano una prelazione sull’acquisto. La società, ha continuato il difensore, fece sì che chi aveva la prelazione acquistasse la Fratesca senza sborsare un euro per poi rivendere la proprietà. Ora, la società di Fiorenzuola, ha ricordato Curtarelli, sta cercando di vendere l’area al doppio di quella che l’ha pagata. In seguito, la società ritira l’incarico all’architetto, lo denuncia e mostra alcune bozze dei progetti, mai presentati ufficialmente. Il professionista aveva molti disegni ufficiali, mai esposti e mai fatti vedere alla Soprintendenza. Il giudice Adele Savastano, però, lo ha condannato a sei mesi e al risarcimento dei danni, in sede civile.