Uffici postali di montagna, nel Piacentino ne verranno chiusi quattro

Salvati 104 uffici postali sui 139 che dovevano chiudere. Nessun esubero di personale, tutela delle parti più fragili delle nostra Regione come la montagna e la zona colpita dal sisma del maggio scorso. Nello specifico l’accordo prevede che restino aperti 3 uffici (sui sette che dovevano chiudere) in provincia di Piacenza, 13 (su 21) a Parma, 7 (su 9) a Reggio Emilia, 21 (su 31) a Modena, 17 (su 21) a Bologna, 11 (su 16) a Ferrara, 5 (su 8) a Ravenna, 6 (su 9) a Forlì-Cesena, 2 (su 3) a Rimini.

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È il frutto dell’accordo tra Poste Italiane e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil raggiunto grazie alla collaborazione della Regione Emilia-Romagna, delle Province e dei Comuni interessati. L’accordo, che ha drasticamente ridotto il piano di chiusura prospettato da Poste Italiane all’Agcom all’inizio dello scorso luglio, è stato illustrato oggi dai rappresentanti sindacali a Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, che è stata la promotrice del confronto diretto tra Poste, Enti Locali e sindacati. “Si tratta di un risultato soddisfacente non  solo per i risultati a tutela di cittadini e lavoratori, ma anche perché avvia un percorso di confronto che fino ad ora era mancato e che auspichiamo continui anche in futuro. Per questo vogliamo esprimere un forte ringraziamento per il ruolo svolto dalla Regione Emilia-Romagna che ci consente di mantenere un presidio importante di Poste Italiane sul territorio regionale”, spiegano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.

Soddisfazione anche da parte di Saliera: “Il lavoro comune delle istituzioni (Regione, Province e Comuni) e delle forze sindacali unitamente alla sensibilità del direttore regionale di Poste Italiane hanno permesso di raggiungere questo importante risultato: si era partiti da un quadro estremamente preoccupante che avrebbe avuto ripercussioni drammatiche sul nostro territorio, ma un serrato confronto favorito dalle istituzioni ha permesso di ottenere un risultato che tutela i nostri territori, i nostri cittadini e le nostre aziende. In particolare si tutela la montagna, una delle zone più fragili del nostro territorio che merita, dunque, particolare attenzione e cura”. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e la vicepresidente Saliera concordano sul fatto che, soprattutto in questo momento di difficoltà per la tenuta dell’occupazione, solo la collaborazione tra Istituzioni e parti sociali può determinare soluzioni positive per la nostra comunità.