Serata dedicata al Centro recupero animali selvatici

Il Museo Civico di Storia Naturale il prossimo 29 novembre alle ore 20,30, nella sede di via Scalabrini 107, ospita una serata dedicata al Centro recupero animali selvatici (CRAS) “Le Civette” attivo presso il Parco dello Stirone e del Piacenziano. La serata – dal titolo “Libera la Natura: l'”ospedale” della fauna selvatica in un bene confiscato” – ha l’obiettivo di far conoscere al pubblico la presenza all’interno del Parco di un bene confiscato alla criminalità (il podere “Millepioppi” in comune di Salsomaggiore) e il suo utilizzo con finalità di interesse sociale da parte dell’area protetta. Si parlerà infatti del CRAS, delle sua attività a tutela della fauna selvatica e dell’importante rapporto instaurato con l’associazione “Libera”, che condivide con il Parco i principi della difesa della legalità in tutti i settori e che svolge campi di volontariato proprio presso l’area “Millepioppi”. Alla serata parteciperanno il responsabile del Parco Stirone-Piacenziano e i rappresentanti di Libera.

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Il Centro recupero animali selvatici – istituito nel 2005 – svolge attività di soccorso dell’avifauna selvatica autoctona in modo particolare sul territorio delle province di Parma e Piacenza e si occupa della riabilitazione e del reinserimento in natura di uccelli selvatici in difficoltà, con particolare riguardo ai rapaci diurni e notturni. La sede del CRAS si trova nel comune di Salsomaggiore, a San Nicomede nel podere “Millepioppi”, che ospita il punto di accoglienza degli animali, le voliere di riabilitazione, le voliere di rilascio. Il podere “Millepioppi” è un’area confiscata alla criminalità con la stessa legge che sequestra i beni alla mafia, per cui il Parco dello Stirone e del Piacenziano ha avviato una stretta collaborazione con Libera, la rete di associazioni che promuove la legalità a tutti i livelli. L’area didattica, visitabile dal pubblico e dalle scuole, che possono usufruire di specifici pacchetti didattici, è stata intitolata, a conferma di questa collaborazione, a una vittima di mafia: Renata Fonte, assessore del Comune di Nardò in provincia di Lecce, assassinata nel 1984 per aver voluto difendere un parco naturale.

Il Centro ospita ogni anno 350-400 uccelli in difficoltà, rilasciandone in natura oltre la metà: un ottimo risultato, se si considera che la quasi totalità degli animali ricoverati non sarebbe stata in grado di sopravvivere senza le cure del personale tecnico e veterinario del Centro. Tutti possono contribuire al funzionamento della struttura anche adottando un animale a distanza, o partecipando direttamente alle attività del CRAS, dopo aver frequentato specifici corsi per volontari. L’area didattica, dove gli operatori del CRAS guidano i visitatori, illustrando loro le finalità del Centro, le attività che si svolgono e le modalità di intervento per la riabilitazione dei volatili, è aperta al pubblico nei fine settimana da aprile a settembre e previa prenotazione negli altri mesi. In apposite voliere è possibile osservare alcuni esemplari di rapaci non più recuperabili, ossia non in grado di essere rilasciati in natura.

“Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, scuole, realtà di base impegnate. La legge 109/96 sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, per la quale Libera ha raccolto un milione di firme, è uno dei cardini della sua attività. Più di 6000 ragazzi hanno partecipato questa estate ai campi di volontariato e di formazione civile sui terreni confiscati alle mafie gestiti dalle cooperative sociali di Libera Terra. Anche diversi ragazzi piacentini hanno dedicato una parte delle loro vacanze al lavoro nelle cooperative Libera Terra in Puglia, Calabria e Sicilia. Ma pochi sanno che anche nel nostro territorio esiste una bellissima realtà, al confine tra Parma e Piacenza, all’interno del parco dello Stirone e del Piacenziano, un bene che, sottratto alla criminalità organizzata, è stato restituito alla nostra collettività per divenire un ospedale della fauna selvatica, un bene dove anche questa estate ragazzi provenienti da tutta l’Italia si sono impegnati nei campi di lavoro e formazione civile.