Piazza Cavalli invasa da centinaia di scarpe rosse da donna. Sono il simbolo di quelle donne che oggi non ci sono più perché uccise dalla furia di certi uomini. Una piaga, quella della violenza sulla donne, che ancora fa registrare in tutto il mondo numeri inquietanti: solo a Piacenza sono state due le donne uccise nell’ultimo e oltre seicento quelle che da cinque anni a questa parte hanno comunque subito angherìe di ogni genere.
Il corteo, partito oggi alle 15,30 da piazza Duomo e arrivato poco dopo in piazza Cavalli, era organizzato da un comitato nato proprio per la sensibilizzazione su questo tema al quale hanno aderito oltre al coordinamento donne dello Spi Cgil, le associaizoni Telefono Rosa, Ambiente e Lavoro, Amnesty, Anpi, Arci, Auser, Avis, Centroterra, Il pane e le rosa e Libera.
Scarpe rosse, dunque, sull’onda dell’idea della creativa messicana Elina Chauvet la cui installazione (Zapatos Rojos, scarpe rosse in spagnolo) è stata ripresa e imitata in tutto il mondo per manifestazione del genere. Scarpe rosse ma non solo: c’erano maschere a terra, maschere come quelle che andrebbero gettate da molti che rispetto a questo problema dimostrano ancora ipocrisia. Sono state lette poesie e testi, il tutto con sottofondo musicale per un evento che in effetti ha toccato gli animi dei moltissimi presenti; soprattutto quando le organizzatrici hanno elencato le vittime che solo a Piacenza si sono registrate nell’ultimo periodo.