Entrerà in vigore domani, venerdì 23 novembre, la nuova legge regionale sulla pesca che comporterà diverse novità per i pescatori piacentini e dell’Emilia Romagna in materia di tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e di disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne.
In generale la legge si propone di salvaguardare da un lato la risorsa idrica e dall’altro la fauna ittica autoctona e l’ecosistema acquatico. “Le nuove norme – ha spiegato l’assessore provinciale alla Tutela faunistica Filippo Pozzi – sono state pensate per semplificare le procedure burocratiche per l’esercizio della pesca: non esisteranno più i tesserini e i pescatori dovranno esibire unicamente la ricevuta del pagamento del bollettino regionale. Ma soprattutto, all’interno della nuova legge regionale, è riconosciuto un maggior coinvolgimento degli enti locali e, più in generale, dei portatori di interesse, che avranno la possibilità di gestire le attività di pesca sul territorio con un’elevata autonomia”. Rientra in questo ambito del nuovo pacchetto di norme, ad esempio, l’istituzione delle riserve di pesca: come già annunciato infatti sul 40% dei corsi d’acqua del Comune potranno essere istituite zone di pesca riservate.
I vari aspetti della nuova normativa
DIVIETI
Scendendo nel dettaglio la legge introduce, oltre al già presente divieto di immissione e di reimmissione di specie ittiche estranee alla fauna autoctona, quello dell’utilizzo di esche di pesci vivi o morti.
LICENZE
Dal punto di vista burocratico esisteranno diversi tipi di licenza: tipo A per pescatori di mestiere, tipo B per i pescatori sportivi (con durata di un anno) e tipo C che autorizza i residenti e i non residenti a pescare per 30 giorni pagando il 30% della tassa annuale. La licenza sarà costituita dal versamento alla Regione e non più dal libretto rilasciato dal Comune; le licenze attuali valgono pertanto fino alla scadenza del versamento, dopodiché sarà sufficiente rifare il versamento (accompagnato da un documento di identità) in Posta.
ESENZIONI
Per quanto riguarda le esenzioni, potranno pescare senza licenza i minori di 12 anni se accompagnati da un maggiorenne munito di licenza o esentato ai sensi di legge; i minori di 18 anni se in possesso di un attestato di frequenza a un corso sulla tutela della fauna ittica e, infine, coloro che hanno superato il sessantacinquesimo anno di età.
ZONE A PAGAMENTO
La legge prevede inoltre la possibilità di istituire zone di pesca regolamentata con permessi a pagamento gestite dai Comuni o da associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato.
TUTELA FAUNA MINORE
Per tutelare la fauna minore sarà vietata la cattura delle rane, salvo deroghe della Giunta regionale, mentre sarà consentito l’allevamento di rane che viene considerato attività di pesca professionale.
SANZIONI
La nuove legge prevede infine un aumento generale delle sanzioni: la pesca senza licenza comporterà una sanzione da 80 a 480 euro, così come la mancanza del tesserino previsto per la zona a salmonidi; la violazione del divieto di pesca con esche di pesce vivo o morto prevede una sanzione da 500 a 3000 euro; la pesca subacquea con le mani o con attrezzi diversi da quelli autorizzati e la pesca nelle zone di divieto da 100 a 600 euro. Le sanzioni, nel caso che non vi sia recidiva, vengono applicate nel doppio del minimo o un terzo del massimo.
La Giunta regionale definirà nelle prossime settimane il regolamento che disciplinerà gli attrezzi consentiti, i periodi, le specie vietate, le esche, gli orari, il piano di gestione delle anguille, i mezzi di pesca, le gare di pesca, la pesca nei laghetti a pagamento.
Ulteriori dettagli con il testo integrale della normativa sono disponibili sul sito internet della Provincia all’indirizzo www.provincia.pc.it nella sotto-sezione “Piano Ittico” della sezione relativa alla “Tutela faunistica”.