L’accusa è violenza sessuale. Un’accusa pesantissima ancora tutta da verificare e solo il processo, iniziato ieri, potrà fare luce su una vicenda che affonda le radici in un difficilissimo rapporto tra marito e moglie, entrambi valdardesi. Lui 60 anni è ora alla sbarra degli imputati con l’ipotesi di aver costretto la moglie 50enne ad avere rapporti sessuali anche quando lei non ne voleva assolutamente sapere.
I due stavano vivendo una separazione travagliata dopo anni di matrimonio; un rapporto difficile, dunque, all’interno del quale il confine tra una lite e qualcosa di peggio non è sempre individuabile, o meglio, dimostrabile. Tant’è che la procura della Repubblica, dopo aver indagato, aveva deciso di chiedere l’archiviazione della posizione del 60enne.
Il giudice per le indagini preliminari, tuttavia, aveva ritenuto che fosse necessario un approfondimento e l’ha rinviato a giudizio. Ieri, dunque, la prima udienza di fronte al collegio giudicante presieduto da Italo Ghitti, con il pm Monica Versini, il difensore dell’imputato Stefano Sarchi e l’avvocato di parte civile Massimiliano Ferro. Hanno sfilato i primi testimoni, tra cui i carabinieri di Fiorenzuola che hanno svolto le indagini.