E’ da poco trascorsa la giornata dedicata dal Soroptimist di Piacenza al tema adottato per il biennio 2011-2013 dalla Presidente della Federazione Europea “Water and Food”. Il club piacentino ha organizzato, lo scorso 22 ottobre, presso la sede piacentina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il convegno sul tema “Donne, sviluppo e sicurezza alimentare” recando un contributo ad uno dei temi nevralgici con cui il mondo dovrà confrontarsi a breve. In quella sede sono stati annunciati due service: un corso di istruzione paralegale per giovani donne dei distretti del Rwanda, per rivendicare i diritti delle donne sulla proprietà della terra. Nei paesi in via di sviluppo è la donna la principale attrice della conduzione di fondi agricoli, ma l’accesso alla tecnologia, all’istruzione, ai mezzi di produzione, al credito e persino al possesso della terra della famiglia, quando rimanesse sola, è in discussione. L’altro service Soroptimist è solo un contributo, invero, ad un progetto dell’Università Cattolica in Afghanistan, presso la scuola di Tangi Gharo per avviare un sistema di borse di studio destinate alle famiglie che mantengono bambine e ragazze a scuola fino al conseguimento del diploma e cioè fornendo vantaggi alimentari alle loro famiglie.
Ma l’azione del Soroptimist non si ferma qui, la segretaria del club piacentino, Avv. Monica Fermi, è anche socia attiva dell’Associazione Kanagà, nata nel 2008 avente plurime finalità umanitarie, fra le quali realizzare pozzi e interventi in campo educativo e sanitario. Kanagà è reduce da un recente successo perché, di fronte alle obiettive difficoltà ad operare in Mali, a causa dello scoppio della guerra del marzo 2012 , con le altre 15 onlus , associazioni, ONG di più varia origine e consistenza che operano nell’arido paese dell’Africa occidentale, ha ottenuto dal Ministero della Cooperazione il coordinamento delle ONG italiane in Mali
Scopo primario del coordinamento è verificare le condizioni primarie per continuare, a fronte di innegabili, grandissimi rischi, gli scopi che le organizzazioni si sono prefisse
Gli impegni in Mali delle Ong sono davvero molteplici e spaziano dal campo sanitario, educativo, legale (adozioni a distanza), dell’infrastrutturazione e costruzione di pozzi d’acqua , tutti interventi che si vanificano o sono molto difficoltosi senza la possibilità di recarsi nelle aree di intervento, di soggiornarvi e operarvi in sicurezza avendo anche certezza del corretto uso delle risorse messe a disposizione dai sostenitori
Il Ministero della Cooperazione ha reso disponibile la collaborazione della sua Unita Tecnica Locale della vicina Dakar in Senegal e di un ufficio di cooperazione in Burkina Faso.
Il 22 novembre 2012 alle 18,30, presso il Circolo dell’Unione, Antonio Maestri dell’Associazione Kanaga’ parlerà – l’invito è ovviamente aperto a tutti coloro che sono interessati – del quadro politico in Mali, delle condizioni in cui versa il paese e dei più recenti interventi per sostenere le popolazioni colpite dalla guerra, dalla siccità e dalla fame.