“Una città a misura di bambini è una città a misura di tutti”

Si sono chiuse poco dopo le 11.30 tra piazza Cavalli e la sala del Consiglio Comunale le celebrazioni della carta Onu dei diritti dell’infanzia: una iniziativa che ha coinvolto alcune classi delle scuole dell’infanzia e primarie piacentine. Gli alunni sono stati accolti dal sindaco Paolo Dosi, dal rappresentante provinciale Unicef e dall’assessore alle Politiche Scolastiche del comune di Piacenza. Poco dopo le 10 sono stati letti i messaggi realizzati dai bambini riguardanti l’articolo 29 della Carta dei Diritti dell’Infanzia, dopodiché piazza Cavalli ha ospitato alcune coreografie artistiche sul tema con alcuni momenti di animazione collettiva. Nella sala del Consiglio Comunale alcuni studenti del Consiglio Comunale dei ragazzi hanno letto un loro documento riguardante quanto il Comune di Piacenza può fare per sostenere la Carta dei Diritti dell’Infanzia.

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Paolo Dosi: “La nostra città dovrebbe essere a misura di tutti: partiamo dai bambini perché quello che va bene per loro automaticamente dovrebbe andar bene per tutti. Fermarsi una volta all’anno a pensare a questi momenti non è solo formale ma è anche un modo per aiutare i bambini che a scuola fanno percorsi di avvicinamento a questa giornata. Però ricordiamo anche agli adulti che i diritti che devono essere rispettati per i bambini servono anche a noi per misurare le priorità ed avere qualche punto di riferimento più certo.”

Davide Tagliafichi, coordinatore del consiglio comunale dei ragazzi: “I bambini che hanno risposto a questa iniziativa di sensibilizzazione sono molto numerosi, sono circa 250, oltre a una trentina di ragazzi del consiglio comunale. Questa giornata focalizza la presenza del bambino e del ragazzo come indicatore di qualità ambientale: una città dove tutti stanno bene se anche i giovani sono in queste condizioni di benessere, priorità delle condizioni di sviluppo. L’articolo 29, che abbiamo messo in primo piano, dice che l’educazione dei bambini è un bisogno e un diritto, e quindi occorre crescere i più giovani nella responsabilità, nell’impegno, nel rispetto e nell’uguaglianza.”

Tra i tanti elaborati dei giovanissimi, abbiamo scelto quello del piccolo Giovanni: “I diritti dei bambini sono tantissimi, i bambini devono avere una casa, dei vestiti, del cibo, una famiglia, dei soldi per vivere. Devono andare a scuola per imparare le cose. Devono essere trattati bene perché ci sono delle persone che trattano male i bambini.”