Un cartello all’inizio della Statale 45 che ricordi tutte le vittime in incidenti stradali. Lo chiede il capogruppo del Pd Marco Bergonzi in una nota che pubblichiamo qui di seguito. “Il dissesto e l’incuria in cui giace la Statale di Valtrebbia, non devono in alcun modo essere fonte di rassegnazione, ma anzi enormi stimoli per continuare a richiedere quegli interventi di messa in sicurezza e di ammodernamento che la strada, gli abitanti della Valle e gli utenti tutti, attendono da troppo tempo. Un incidente, oltretutto se mortale, accende i riflettori sulle dinamiche, si parla delle vittime, si cercano le cause, ma poi, inevitabilmente nel giro di qualche giorno, tutto si spegne e ridiscende il silenzio, in attesa della sciagura successiva, in cui tutto si ripeterà. Tanti sono coloro il cui viaggio si è interrotto sulla Statale 45, una strada strada che si snoda in un contesto meraviglioso (mai valorizzato come meriterebbe); una strada che accanto al pericolo intrinseco da circolazione stradale, aggiunge quello dell’incuria, delle barriere di contenimento laterale cadenti, divelte o spesso assenti persino sui dirupi, di un manto stradale che cede in moltissimi punti, di massicciate non più in sicurezza per reti che non contengono più i massi che si staccano dalle pareti soprastanti la strada, quando non mancano del tutto. In un simile contesto, anche un intervento semplice può contribuire, se non a risolvere le problematiche che affliggono la strada di Valtrebbia, perlomeno a mantenerle bene in evidenza a monito di tutti: apponiamo un cartello all’inizio della Statale con l’elenco di tutte le vittime della strada (ovviamente con il consenso dei famigliari) : nomi – età – anno della tragedia. E chiediamo che si faccia lo stesso all’estremità opposta sul versante ligure.Un lungo elenco che, posto anzitutto a ricordo di chi non c’è più, serva a monito degli utenti, invitandoli alla doverosa prudenza, ma anche come richiamo silenzioso, ma forte, a chi ha la responsabilità della strada, della sicurezza di chi la percorre, perché ogni volta che si dovesse aggiungere un altro nome sul cartello, possa essere, anche in coscienza, assolutamente esente da qualsiasi responsabilità, perché si possa dire di aver fatto veramente di tutto per evitarla.