La procura della Repubblica di Piacenza ha aperto un fascicolo su Arturo, la centrale nucleare di Caorso. Una mezza conferma arriva direttamente dal procuratore capo Salvatore Cappelleri il quale ha detto che ci sono accertamenti in corso. Oggetto dell’inchiesta gli 8mila fusti di cui si sta parlando in questi giorni e che sono alla base di due interrogazioni presentate in Regione dai consiglieri regionali Marco Carini (Pd) e Stefano Cavalli (Lega Nord). I tecnici dell’Arpa sarebbero stati incaricati di analizzare il materiale che sarebbe fuoriuscito dai fusti ormai corrosi dal tempo. Capplleri ha sottolineato comunque che non esiste alcun rischio per l’incolumità pubblica.
Non si è fatta attendere la risposta di Sogin: “Sogin in relazione alle notizie apparse sulla stampa ribadisce, come già fatto il 31 ottobre in occasione della visita degli organi di stampa alla centrale e al deposito dei rifiuti radioattivi di Caorso, che questi sono custoditi nella massima sicurezza e che non c’è nessun rischio per la salute dei lavoratori e dei cittadini. Non si è mai verificato e non esiste alcun tipo di contaminazione a cui sono esposti i lavoratori e la popolazione essendo le aree di lavoro e i depositi costantemente monitorati”.