Esprime soddisfazione, il Presidente di Confagricoltura Piacenza, Enrico Chiesa, di ritorno dal convegno nazionale su “lavoro, occupazione, produttività” al quale ha partecipato insieme al Direttore, Luigi Sidoli e alla Responsabile del Patronato, Cristina Modenesi. L’incontro con i Ministri dello Sviluppo Economico Corrado Passera, della Semplificazione Filippo Patroni Griffi e del Lavoro Elsa Fornero è servito per dare conferma della disponibilità a recepire importanti avanzate proposte dal sindacato degli imprenditori agricoli. Confagricoltura ha messo sul tavolo i numeri sull’occupazione che evidenziano la realtà di un settore che, nonostante la crisi, sta dando una mano alla causa occupazione del paese. “Sono oltre un milione – ha ricordato il presidente dell’organizzazione degli imprenditori, Mario Guidi – i lavoratori per più di cento milioni di giornate dichiarate e 9 miliardi di stipendi erogati. Di questi circa 935mila sono gli operai a tempo determinato, 117mila quelli a tempo indeterminato e 35.500 gli impiegati“. Dallo studio dell’organizzazione emerge anche che il lavoro si concentra in una ristretta cerchia di 200mila aziende: le prime 500 aziende, per dimensione, occupano un quarto di lavoratori e le prime mille circa un terzo. Si tratta in gran parte di strutture societarie. Dal 2008 al 2011 le società che hanno creato occupazione sono passate da 34.774 a 38.173, con un aumento di quasi il 10 per cento. “Si tratta di quella pattuglia di aziende che stanno traghettando il settore verso formule più evolute e innovative e che – ha denunciato Guidi – sono state penalizzate dalla legge di stabilità che ha cancellato per le società agricole di capitali la possibilità di scegliere la più vantaggiosa tassazione su base catastale”. “Auspico che in sede di conversione in legge del decreto – ha detto il ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, accogliendo le richieste di Confagricoltura – si aggiusti il tema dell’opzionalità tra fiscalità legata a bilanci e redditi catastali”. “La dichiarazione del ministro Passera – sottolinea Chiesa – è un successo del nostro sindacato che sin dal primo momento ha denunciato duramente, ma in modo costruttivo, l’errore che il Governo commetterebbe se non introducesse un emendamento alla disposizione prevista“. Guidi ha anche lamentato l’esclusione dell’agricoltura dal tavolo di confronto con il Governo sulla riforma del lavoro, ha presentato un pacchetto di misure che potrebbero favorire la crescita delle imprese in termini di occupazione e di maggiore produttività. Tra le priorità il presidente ha indicato l’estensione della riduzione del cuneo fiscale alle aziende agricole che occupano addetti per almeno 100 giornate, la stabilizzazione degli incentivi fiscali e contributivi sulle erogazioni legate alla produttività, la revisione delle aliquote antinfortunistiche, il blocco degli aumenti annuali dello 0,20% delle aliquote pensionistiche, la semplificazione per gli infortuni dei lavoratori stagionali e l’applicazione degli sgravi per le imprese virtuose in materia di sicurezza del lavoro. “Per ridurre la mole di carte soprattutto per quanto riguarda i lavoratori stagionali noi imprenditori – prosegue Chiesa –chiediamo la possibilità di “assunzioni congiunte” da parte di imprese che fanno capo a uno stesso gruppo o legate da un contratto di rete. Una proposta a costo zero per la finanza pubblica ma che avrebbe il merito di favorire processi aggregativi tra le imprese e garantire una maggiore stabilità del rapporto, questa proposta, ci ha assicurato il Ministro Filippo Patroni Griffi, è prevista nel Ddl “Semplifica Italia”. Da parte del Ministro del Lavoro Elsa Fornero, invece – conclude Chiesa – è venuta la proposta di avviare da gennaio un tavolo di concertazione sul lavoro agricolo in agricoltura”.