Il Direttore d’orchestra Kazushi Ono al Municipale

Sarà Kazushi Ono, direttore giapponese tra i più stimati del momento, a dirigere domenica 11 novembre alle ore 15,30 la Filarmonica Arturo Toscanini nel concerto inaugurale della Stagione Concertistica 2012-2013 della Fondazione Teatri di Piacenza.

Radio Sound

Ospite d’eccezione il pianista Javier Perianes, uno dei più affascinanti artisti di Spagna, che ora ha raggiunto anche un’ottima reputazione internazionale.

Descritto come “una delle più affascinanti menti musicali della nostra era” e “un fenomeno” dal giornale Le Figaro, Kazushi Ono – dalla stagione 2008/2009 direttore musicale dell’Opéra de Lyon e direttore emerito dell’Orchestra Filarmonica di Tokyo – domenica affronterà un programma che abbraccia due secoli di musica comprendendo un brano del Settecento, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in La maggiore K 488 di Wolfgang A. Mozart e un brano sinfonico dei primi del Novecento, la Sinfonia n. 6 in la minore di Gustav Mahler.

Tra i concerti del genio di Salisburgo, il Concerto K488 è il più amato e contende al K466 la palma del più eseguito. Composto per le Accademie Viennesi della Quaresima del 1786, assieme al Concerto n.24 in do minore K491, il Concerto il La maggiore K. 488 fu eseguito per la prima volta a Vienna il 7 aprile 1786 in una delle consuete Accademie che vedevano Mozart acclamato protagonista nella duplice veste di autore e interprete: fu quella la sua ultima apparizione come solista sul palcoscenico del Burgtheater.

A differenza dei concerti precedenti, il Concerto in La maggiore n.23, protagonista del pomeriggio di domenica prossima al Municipale, si contraddistingue per il carattere più contenuto, sia dal punto di vista dell’espressione virtuosistica (molto meno spinta rispetto ai concerti precedenti), che da quello della ricchezza strumentale: l’organico, infatti, si limita solamente agli archi, flauti, clarinetti, fagotti e corni.

Composta nei mesi estivi degli anni 1903 e 1904, finita di strumentare il 1° giugno 1905, la Sinfonia n. 6 in la minore di Gustav Mahler fu eseguita per la prima volta a Essen il 27 maggio 1906 sotto la direzione dell’autore, pubblicata nel 1906 in tre diverse versioni, ritoccata nel 1907 e quindi ancora tenuta sotto osservazione almeno fino al 1910.

Non per questo si deve pensare a una creazione particolarmente travagliata: erano, quelli, tempi e procedimenti del tutto consoni al modus operandi mahleriano. In realtà, se si eccettua un problema effettivamente centrale, relativo alla posizione dei due movimenti intermedi (Mahler fu per qualche tempo indeciso se far precedere o posporre l’Andante allo Scherzo, e optò poi per quest’ultima soluzione, di fatto ritornando alla scelta originaria), negli altri casi, più che di vere e proprie revisioni, si trattò di aggiustamenti marginali, soprattutto di strumentazione, volti a ottenere una maggiore trasparenza nella densissima tessitura della Sinfonia; salvo il dettaglio, che marginale non è per via della sua importanza simbolica, del terzo colpo di martello aggiunto nella coda del Finale, anzi prima introdotto e poi eliminato, ma mai definitivamente cancellato dalla memoria. Non sfuggiva a Mahler che il carattere negativo della Sinfonia, da lui stesso definita “tragica” (ma di qui a far passare quest’appellativo nel titolo, come comunemente si usa, il passo è lungo e non del tutto giustificato), poteva impressionare sfavorevolmente per la mancanza di una catarsi dopo tante reiterate, spasmodiche tensioni; sicché proprio il gesto esibito di quei colpi di martello, che si abbattono come micidiali mazzate del fato a segnare la fine dell’eroe, gli sembrava in enigmatico equilibrio tra una conclusione necessariamente ricondotta nell’ambito dell’elaborazione compositiva e una strisciante, forse dalla musica non completamente chiarita, sovrabbondanza retorica.

Kazushi Ono

Descritto come “una delle più affascinanti menti musicali della nostra era” e “un fenomeno” dal giornale Le Figaro, Kazushi Ono è dalla stagione 2008/2009 direttore musicale dell’Opéra de Lyon e direttore emerito dell’Orchestra Filarmonica di Tokyo. Durante il suo incarico a Lione il maestro è stato protagonista di nuove, acclamate e pluripremiate produzioni: Il giocatore di Prokof’ev, Lulu di Berg, Le Rossignol di Stravinskij, Luisa Miller di Verdi, Il Naso di Šostakovič e Parsifal di Wagner.

Sin dall’inizio della sua carriera Ono ha ricoperto incarichi di alto profilo: dal 1992 al 2001 è stato direttore principale della Filarmonica di Tokyo, direttore generale e musicale del Badisches Staatstheater (1996-2002) e dal 2002 del Théâtre de la Monnaie di Bruxelles, dove ha preso il posto di Antonio Pappano. Qui ha diretto per sei fortunate stagioni e la produzione che ha segnato il suo debutto alla Monnaie, Elektra di Strauss, è stata definita dal Süddeutsche Zeitung come “il miracolo di Bruxelles”.

Oltre a questi incarichi, Kazushi Ono è stato direttore ospite di alcune delle più importanti orchestre internazionali, come la Boston Symphony Orchestra, Atlanta Symphony Orchestra, Gewandhaus di Lipsia, Ensemble InterContemporain, City of Birmingham Symphony Orchestra, le orchestre filarmoniche di Londra, Rotterdam, Oslo e di Israele e ancora l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Filarmonica di Radio France, le orchestre sinfoniche della Radio di Vienna, Helsinki, Amburgo, Stoccarda, Friburgo, Francoforte e Colonia.

Recentemente le sue apparizioni come direttore d’opera includono un ritorno a Glyndebourne per L’Enfant et les sortilèges di Ravel e alla Bayerisches Staatsoper di Monaco per Der fliegende Holländer di Wagner. Kazushi Ono, infatti, mantiene forti relazioni con molti dei più prestigiosi teatri d’opera del mondo ed è recentemente apparso come direttore ospite al Festival di Aix-en-Provence (Le Rossignol), alla Deutsche Oper di Berlino (Elektra), alla Scala (Macbeth), a Glyndebourne (Hänsel und Gretel di Humperdinck), al Metropolitan di New York (Der fliegende Holländer), all’Opéra di Parigi (King Roger di Szymanowski). Kazushi Ono ha inoltre diretto tutte le opere di Wagner, tra cui il ciclo completo del Ring durante il suo mandato all’Opera di Karlsruhe (1996-2002) e diverse prime mondiali di nuove opere, come Ballata di Luca Francesconi, Hanjo di Toshio Hosokawa e Julie di Philippe Boesmans.

Interessato alle produzioni e al lavoro di registi di fama mondiale come Luc Bondy, Peter Stein, Laurent Pelly e David McVicar, Ono ha anche collaborato con artisti che esulano dal mondo della lirica tradizionale, quali l’artista visivo Jan Fabre, la coreografa Anne Teresa de Keersmaeker e il regista cinematografico François Girard.

Un variegato catalogo discografico dimostra l’ampiezza del suo repertorio: da Unsuk Chin (Deutsche Grammophon), Turnage e Rihm, Gubajdulina, Britten a Šostakovič, Mahler, Strauss e Čajkovskij. Altre recenti pubblicazioni includono il DVD Decca 2009 dell’applaudita Hänsel und Gretel con la London Philharmonic Orchestra al festival di Glyndebourne e titoli per l’etichetta Opus Arte che comprendono Aida di Verdi e The Rake’s Progress di Stravinskij, entrambe realizzate alla Monnaie di Bruxelles.

Vincitore nel 1987 del Primo Premio al Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra Arturo Toscanini, dal 1 gennaio 2012 è direttore ospite principale della Filarmonica Arturo Toscanini.

JAVIER PERIANES, pianoforte

Il favore accordato dal pubblico e dalla critica conferma il pianista Javier Perianes come uno dei più affascinanti nuovi artisti di Spagna. Estremamente popolare presso il pubblico del suo Paese, ha ora raggiunto una ottima reputazione internazionale.

Ospite abituale dei più celebri festival spagnoli, Perianes nel 2012 è stato artista residente al Festival di Granada e nella stagione 2012/13 lo sarà al Teatro della Maestranza e alla Real Orquesta Sinfónica de Sevilla.

Ha suonato nelle maggiori sale da concerto del mondo: la Carnegie Hall di New York, il Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall e Barbican Hall di Londra, New World Center di Miami, Conservatorio Čajkovskij di Mosca; dello scorso anno è il suo debutto al Festival di Lucerna con la Israel Philharmonic diretta da Zubin Mehta.

Javier Perianes ha lavorato con i maggiori direttori del nostro tempo come Lorin Maazel, Daniel Barenboim, Rafael Frühbeck de Burgos, Jesús López Cobos, Antoni Wit, Daniel Harding e Vasily Petrenko. I suoi più recenti e prossimi impegni includono concerti con l’Orchestre du Capitole de Toulouse diretta da Tugan Sokhiev, la BBC National Orchestra of Wales, la Yomiuri Nippon con Hugh Wolff, l’Orchestre de Chambre de Paris con Joseph Swensen, la New Russia Orchestra diretta da Yuri Bashmet, la Filarmonica di San Pietroburgo e Yuri Temirkanov, la New World Symphony e Michael Tilson Thomas, la London Philharmonic e Enrique Mazzola, la São Paulo Symphony e Eduardo Portal; come solista è nella rassegna della Fondazione Scherzo “Grandes Intérpretes” di Madrid, a Tokio, Istanbul, Hong Kong, Parigi, Zurigo, Mosca e Lisbona.

Perianes ha ricevuto la lode della critica per le sue registrazioni con Harmonia Mundi (Impromptus e Klavierstücke di Schubert), le sonate per clavicembalo di Manuel Blasco de Nebra e Música Callada di Mompou. Nel settembre 2011, per la stessa etichetta, ha realizzato un CD dedicato alla musica per pianoforte di Manuel de Falla, che comprende anche una registrazione dal vivo di Noches en los jardines de España con la BBC Symphony Orchestr