Un percorso di confronto e di condivisione di esperienze (e domande sull’essere madre e padre di bambini piccoli), che aiuta quanti diventano genitori per la prima, o seconda, o terza volta. Una risposta ad un bisogno molto sentito nelle giovani coppie, specie in questi tempi in cui sempre più di rado si può contare sulle reti di sostegno tradizionale, tipiche delle famiglie allargate di una volta.
Due i cicli di incontri (gratuiti) proposti dal Centro Counseling Piacenza dell’associazione “La Ricerca” in collaborazione con il Centro per le Famiglie del Comune.
Due percorsi possibili (ciascuno di 3 incontri)
Si può scegliere: il primo, serale, inizia il 19 novembre, il secondo – per quanti hanno più disponibilità di tempo nei week-end – si svolgerà di sabato a partire dal 19 gennaio. Tre gli incontri di gruppo, per ciascun percorso, e formati da un numero limitato di genitori, una quindicina al massimo, gestiti da un esperto che faciliterà il confronto. Si terranno nella sede del Centro Famiglie della Farnesiana (Galleria del Sole) secondo il metodo del confronto tra pari e della condivisione facilitata dalla presenza di un esperto. “Una formula molto efficace e particolarmente apprezzata, perché le persone riescono a tirare fuori il meglio di sé – spiega la responsabile dei Servizi di ascolto e Counseling-La Ricerca, Patrizia De Micheli – per questo abbiamo deciso di proporci al territorio con un percorso improntato sul nostro stile, che è quello del gruppo di confronto, traendo anche ispirazione dall’esperienza di trent’anni di attività al fianco di centinaia di giovani e delle loro famiglie”. I destinatari del percorso sono genitori di bambini da 1 a 3 anni. E ben si va ad innestare nei cicli di incontro di gruppo che già propone il Centro Famiglie del Comune che, nel vasto ambito dei diversificati servizi di carattere sociosanitario e culturale rivolti alle famiglie, vanta ormai una tradizione molto consolidata di sostegno alle competenze e responsabilità genitoriali di madri e padri, come spiega la responsabile Barbara De Biasio: “E’ ormai un decennio che il Centro per le famiglie offre alle giovani coppie di futuri genitori e ai neogenitori con bimbi entro il primo anno di vita, l’opportunità di frequentare cicli di incontro e confronto , in piccoli gruppi, guidati da figure di diversa professionalità”.
L’obiettivo è quello di fornire alle madri e ai padri un supporto a tutto tondo, sia dal punto di vista fisiologico e sanitario, in collaborazione con le ostetriche e i medici del Consultorio familiare , sia psicologico e educativo. Pertanto abbiamo volentieri accolto il progetto dell’Associazione La Ricerca, perché viene a fornire un tassello in più in questo ambito, convinti che quella del confronto di gruppo, sia una formula valida e apprezzata, un modus operandi che peraltro è anche nella nostra tradizione”.
La collaborazione La Ricerca – Centro Famiglie
“Stiamo investendo tantissimo nella famiglia, capitale umano e sociale del futuro – sottolinea la presidente dell’associazione “La Ricerca”, Daniela Scrollavezza –, di qui anche la scelta di cooperare con il Centro Famiglie, mettendo a disposizione gratuitamente le competenze e le conoscenze che abbiamo acquisito in tutti questi anni di lavoro con centinaia di genitori e figli. Stiamo investendo molto in questa direzione centrata sulla formazione e prevenzione in chiave educativa, perché pensiamo che anche, e soprattutto, in questo momento così critico – non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale, morale, di significati, di valori – sarebbe un errore gravissimo non rispondere con forza ad una richiesta di aiuto che ci arriva sempre più insistente dalle famiglie stesse, un bisogno che ci è stato confermato anche recentemente dall’alta partecipazione alla seconda edizione dei nostri seminari sulla genitorialità”. Dello stesso avviso è l’assessore al Nuovo Welfare e Sostegno alle Famiglie, Giovanna Palladini: “Madri, padri, giovani coppie, chiedono occasioni di confronto, come abbiamo visto anche dalle numerose presenze agli incontri formativi organizzati specificatamente per loro, chiedono di essere sostenuti nel loro ruolo determinante, ma molto difficile e complesso di accompagnare i bambini, i ragazzi nel percorso di crescita. Anche da qui incomincia, concretamente, una nuova concezione del welfare di comunità”.
INSIEME Cercare risposte a una miriade di domande
Allevare un figlio è una faccenda complicata, che ci chiede di affrontare situazioni nuove in continuazione. Se si tratta del primo figlio dovete diventare una coppia di genitori, confrontandovi con il vostro compagno o la vostra compagna, su una serie infinita di nuove scelte, che coinvolgono spesso in modo profondo. Come dividervi i compiti? Come riuscire a mantenere una vita di coppia? Come interpretare i bisogni del bambino e come rispondervi? Come gestire il ritorno nella vostra vita dei vostri genitori, ora diventati nonni e nonne? Se si tratta del secondo o terzo figlio alcune di queste domande a cui avete già trovato risposta possono tornare alla ribalta: l’ingresso in casa di una nuova persona cambia tutti gli equilibri e porta con sé nuovi entusiasmi e nuovi assestamenti.
Cercare risposte a tutte queste domande e trovare nuovi accomodamenti è una fatica e anche un’avventura: la condivisione può rendere più lieve la fatica e più entusiasmante il percorso e le scoperte. Condividerla con le famiglie di origine, gli amici e i conoscenti è un aiuto a cui facciamo spesso riferimento: condividerla con un gruppo di genitori condotto da un esperto di counseling può dare nuove idee e permetterci di utilizzare diversamente quelle che avevamo già.
MODALITA’ Come si svolgono gli incontri di gruppo
Nel gruppo il counselor svolge il ruolo di facilitatore: il suo impegno è soprattutto quello di lasciare che la comunicazione scorra e che tutti possano esprimersi; perciò deve ricordare le regole quando è necessario, rilanciare e anche riassumere quando nessun altro lo fa, occuparsi con delicatezza di chi sembra turbato e in generale contribuire a creare un clima di ascolto attento ed empatico. Non è il protagonista: il protagonista è il gruppo stesso; il facilitatore sarà quello che userà se stesso, ciò che prova e quello che coglie delle emozioni degli altri, per rendere più fluido il processo del gruppo. I protagonisti sono dunque genitori che condividono l’esperienza dell’avere un figlio piccolo e che sono però diversi per tanti altri aspetti: proprio l’esplorazione delle differenze potrà permettere ai partecipanti di trovare nuove idee, nuove interpretazioni a situazioni simili, nuovi significati da cogliere per descrivere realtà davvero cambiate. I temi da affrontare verranno scelti dal gruppo nel primo incontro, che sarà dedicato alla presentazione dell’esperienza, alla conoscenza reciproca di tutti i partecipanti, alle regole e alla raccolta dei bisogni e delle aspettative. Negli incontri successivi i partecipanti diverranno sempre più consapevoli delle loro risorse rispetto alle difficoltà.
DATE E ORARI degli incontri al Centro Famiglie Galleria del Sole
E’ possibile scegliere tra due cicli (interamente gratuiti): quello serale, che inizia lunedì 19 novembre (e prosegue il 26 novembre per concludersi il 3 dicembre, sempre dalle 20 alle 21,30 presso il Centro per le Famiglie, Galleria del Sole – Farnesiana), e quello del sabato mattina che partirà il 19 gennaio (e proseguirà il 26 gennaio e 4 febbraio, sempre dalle 10 alle 11,30 presso il Centro per le Familie, Galleria del Sole – Farnesiana).
SCADENZE Come e quando iscriversi
Le iscrizioni saranno accolte fino ad esaurimento posti entro il 10 novembre. Non c’è da pagare alcuna tassa d’iscrizione, come avviene per tutti gli altri servizi proposti dal Centro famiglie del Comune. La richiesta può essere presentata in uno dei seguenti modi:
inviata via email a centro famiglie@comune.piacenza.it
inviata via fax allo 0523.492379 consegnata direttamente al Centro per la Famiglie presso il Centro civico Farnesiana, Galleria del Sole, 42 (orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Tel. 0523.492379)