Accorpamento Comuni: nasce l’Unione della Bassa con oltre 13mila abitanti

AGGIORNAMENTO ore 17.30 – Primo risultato dall’incontro di oggi in Provincia tra sindaci è l’Unione della Bassa piacentina, che unirà cinque comuni: Caorso, Besenzone, San Pietro in Cerro, Villanova e Cortemaggiore. La notizia è stata anticipata dal sindaco di Caorso, Fabio Callori che era presente alla riunione in via Garibaldi. Si tratta di unioni e accorpamenti, di comuni al di sotto dei 5mila abitanti, per ridurre i costi mettendo insieme le competenze di protezione civile, polizia municipale e catasto per una popolazione complessiva di 13mila e 600 abitanti.

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AGGIORNAMENTO ore 16.30 – Si è tenuto nel pomeriggio l’incontro in Provincia, per fare il punto e informare gli amministratori sull’Unione dei comuni. “Questa riunione è nata dalla sollecitazione dei sindaci – ha spiegato il presidente Massimo Trespidi – i nuovi soggetti potranno diventare interlocutori diretti con le regioni, soprattutto quelli che oggi sono compresi nelle comunità montane”. L’incontro, che si unisce nel solco della sussidiarietà della Provincia di Piacenza, “ha voluto dare informazioni ai sindaci per metterli a conoscenza dell’apparato normativo e in seguito poter prendere autonomamente le decisioni sul da farsi”. Questo non sarà comunque un percorso che andrà a interferire con il riordino complessivo delle province per il presidente Trespidi, che comunque continua a valutare in maniera negativa il provvedimento del governo: “E’ una pessima legge, nata male e che sta finendo peggio”. Durante la seduta è stato annunciato che il segretario generale della Provincia, Carmelo Fontana passerà al ruolo di segretario generale del Comune di Chiavari. Lo ha riferito il presidente Massimo Trespidi, durante la riunione dedicata all’Unione dei comuni nel pomeriggio. “Ci spiace – ha detto Trespidi – anche se siamo contenti per il suo passaggio visto che era un ruolo al quale mirava da tempo”. Questa è la versione ufficiale, anche se, come avevamo scritto solo poche settimane fa, tra il segretario generale e il presidente non era corso buon sangue. Soprattutto dopo l’avvio della pratica sul riordino delle Province.

 

RICORSO DELLE REGIONI CONTRO IL DECRETO, SLITTA LA SENTENZA

Doveva essere il giorno in cui la Consulta si pronunciava sui ricorsi presentati da otto Regione (tra le quali non figura l’Emilia Romagna) contro l’articolo 17 del decreto sulla spending review, quello che prevede il riordino della Province tanto per intenderci. Tuttavia il giudice ha rinviato la sentenza a data da destinarsi motivando la sua decisione con la necessità di attendere il percorso parlamentare del decreto. Intanto oggi alle 15 il presidente della Provincia Massimo Trespidi incontra i sindaci per fare il punto della situazione sul progetto dell’Unione dei Comuni.