Salvata dopo aver ingerito una massiccia quantità di medicinali. Voleva farla finita, ma alla fine grazie all’aiuto congiunto di polizia e carabinieri, una 43enne pavese, che si trovava in un’abitazione nella zona di Bobbio, è stata tratta in salvo e portata in ospedale in coma. Fondamentale il supporto dell’assistente capo della polizia Raffaele Russo che al telefono è riuscito a capire il disagio della donna disperata e a iniziare con lei un dialogo.
Tutto è iniziato da una telefonata alla sala operativa alle 19: una donna chiedeva l’aiuto del 118 lamentando che c’era qualcuno che stava per morire. Gli operatori hanno però notato il tono della voce confuso e hanno deciso di rintracciare l’utenza telefonica permettendo alla Squadra Mobile di identificare la donna. Nel frattempo è giunta un’altra telefonata, sempre della donna, questa volta in lacrime, che farfugliava parole incomprensibili e diceva che voleva farla finita. Riportata alla calma, la donna ha detto di chiamare dalla Valtrebbia anche se non ricordava il nome della via. Si sono messi all’opera allora i carabinieri di Bobbio che hanno perlustrato la zona chiedendo anche l’aiuto del parroco. Alla fine i militari l’hanno trovata e trasportata in coma all’ospedale di Castelsangiovanni.