Atlantis, la trattativa approda al Ministero del Lavoro

AGGIORNAMENTO ORE 20 – “Limitare il danno ed estendere il confronto ad altri soggetti istituzionali e su scala nazionale”. Così l’assessore provinciale alle Politiche del lavoro Andrea Paparo ha riassunto l’esito del lungo confronto di questo pomeriggio tra la dirigenza di Azimut-Benetti, le organizzazioni sindacali Cgil,  Cisl e Uil, i rappresentanti dei lavoratori e Confindustria, convocato a seguito dell’annunciata decisione di cessazione della produzione a fine anno nello stabilimento Atlantis a causa delle difficoltà dovute alla crisi dell’azienda. “Alla riunione di oggi – ha spiegato l’assessore Paparo – seguirà a livello locale un nuovo confronto esteso alla Regione Emilia Romagna e ai parlamentari nel tentativo di chiarire le difficoltà che sta attraversando l’azienda e di tutelare i lavoratori dello stabilimento di Sariano”.

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Durante il confronto dalle parti sociali è arrivata la volontà di spostare la trattativa a livello nazionale al ministero dello Sviluppo economico perché, come hanno spiegato i rappresentanti sindacali, “se si tratta di una crisi dell’intero gruppo occorre affrontare il problema all’interno dei tavoli istituzionali corretti”. “A stupire – ha rilevato il sindaco di Gropparello Claudio Ghittoni – sono stati i tempi e i modi dell’annunciata volontà di cessare la produzione nello stabilimento Atlantis a fine anno”. Un fatto, quest’ultimo, preannunciato – come ha spiegato l’azienda che si è detta disponibile ad affrontare soluzioni diverse per i lavoratori, dalla ricollocazione in altri siti produttivi al ricorso agli ammortizzatori sociali – “da diverse procedure di mobilità attivate nel corso degli ultimi anni” a fronte di “un mercato in cui la domanda è minore di un terzo rispetto alla capacità produttiva del gruppo”. A suggerire, infine, il ricorso a strumenti di Politiche industriali per garantire il mantenimento del polo produttivo di Sariano e, contestualmente, delle competenze e delle maestranze è stato l’onorevole Paola De Micheli presente all’incontro di questo pomeriggio.

 


 

AGGIORNAMENTO ORE 18,10 – Vicenda Atlantis, la concertazione sarà estesa a livello nazionale. E’ il risultato emerso dall’incontro di questo pomeriggio in Provincia tra i sindacati, la dirigenza aziendale e l’assessore alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo. La proposta era stata lanciata dai sindacati, il motivo è espresso da Giuseppe Nicolosi della Uilcem: “Lo stabilimento di Sariano fa parte di un gruppo che conta cinque sedi in tutta Italia: la decisione di chiudere la filiale piacentina nasce dalla volontà di salvare l’intero gruppo, ma noi non ci stiamo a pagare per tutti. E’ doveroso quindi che questo stato di crisi porti ad un confronto nazionale”.

 


 

Atlantis, vertice in Provincia: “Estendere il confronto a livello nazionale”

AGGIORNAMENTO ORE 15,42 – Vertice in Provincia sulla vicenda Atlantis, l’azienda piacentina dedita alla costruzione di imbarcazioni di lusso con sede a Sariano di Gropparello che potrebbe chiudere i battenti entro la fine dell’anno. A Palazzo Garibaldi si sono radunati da pochi minuti l’assessore alle politiche del lavoro Andrea Paparo, i sindacati, i vertici dell’azienda e il sindaco di Gropparello Claudio Ghittoni.

Tra i primi a prendere la parola Giuseppe Nicolosi della Uilcem nonché addetto al controllo qualità dell’azienda: “Ci rendevamo conto che le cose non stavano andando bene e ci aspettavamo provvedimenti di cassa di integrazione e mobilità. Mai ci saremmo aspettati invece la definitiva chiusura dello stabilimento. Attraverso tavoli come quello di oggi stiamo cercando di trovare soluzioni per tenere aperta l’azienda coinvolgendo, se necessario, anche il Ministero del Lavoro attraverso tavoli nazionali. Lo stabilimento di Sariano non è l’unico esistente, ma fa parte di un gruppo che conta 5 sedi in tutta Italia: la decisione di chiudere la filiale piacentina nasce dalla volontà di salvare l’intero gruppo, ma noi non ci stiamo a pagare per tutti. E’ doveroso quindi che questo stato di crisi porti ad un confronto nazionale”.

E’ intervenuto poi anche il sindaco di Gropparello Claudio Ghittoni: “Gravi conseguenze per i lavoratori che perdono l’impiego e di riflesso per il territorio. Com’è possibile rinunciare di punto in bianco a un’azienda come Atlantis? Nell’incontro di oggi speriamo si possa aprire uno spiraglio che al momento sembra quasi impossibile. Comunque vadano le cose, noi continueremo a restare al fianco dei lavoratori per cercare di aprire una trattativa che possa risolvere questa pesante situazione, pesante per il territorio ma soprattutto per le famiglie dei lavoratori”.

Quanti dei 180 lavoratori sono residenti in paese?

“Mi risulta siano attorno al 25%, almeno per quanto riguarda quelli residenti a Gropparello: in ogni caso, gli altri sono residenti nei comuni limitrofi. A dire il vero, questo ha un’importanza relativa, se si pensa al problema dei lavoratori stessi, perché sono molti: trovare 180 nuovi posti di lavoro in un territorio come il nostro non è certo facile. Io comunque rimango fiducioso: credo che sarà possibile riaprire un dialogo, anche se al momento, dovendo fare un pronostico, sembra quasi un’impresa impossibile”.

 


 

Chiusura Atlantis di Gropparello, tavolo di confronti in Provincia

Lavoro al centro di questo lunedì a Piacenza, in particolare nel palazzo della Provincia. Oltre alla questione Ikea (alle 18) qui si terrà il tavolo di confronto tra i vertici dell’Atlantis, nota azienda navale, che ha annunciato la chiusura dello stabilimento piacentino nei giorni scorsi. Ma i lavoratori non ci stanno. Tanto che nel weekend hanno fatto addirittura i turni di notte per evitare il trasloco di imbarcazioni e uffici in altra sede. Questo pomeriggio, i vertici di Atlantis saranno nel palazzo della Provincia dalle 15, per incontrare le istituzioni e le organizzazioni sindacali, e trovare una soluzione alla chiusura a fine anno.

L’onorevole della Lega Nord, Massimo Polledri: «Esprimo pieno sostegno ai lavoratori dell’Atlantis di Gropparello in questo momento di difficoltà ed incertezza. In questa corsa contro il tempo iniziata dopo l’annuncio di chiusura dei vertici dell’azienda occorre l’impegno di tutte le parti in causa: chiudere un sito produttivo così importante avrebbe serie ripercussioni per il nostro territorio». Con queste parole Massimo Polledri, deputato piacentino della Lega Nord, commenta l’evolversi della situazione che coinvolge il cantiere nautico in vista dell’incontro tra dirigenti dell’azienda, rappresentanti delle istituzioni e parti sociali. «Presenterò al più presto un’interrogazione in Commissione Attività Produttive per far luce sulla vicenda visto che è in bilico il futuro di quasi 200 dipendenti: contro una crisi che continua a mordere, occorre che le istituzioni facciano fronte comune», conclude Polledri.