La Copra Elior Volley, con a capo Guido Molinaroli, scomparirà alla fine di questa stagione. E’ il drammatico epilogo della vicenda Simon, il giocatore cubano acquistato dalla società piacentina e del quale non è stato ancora concesso il transfert. Ad essere precisi Molinaroli ha tenuto a specificare che alla base della sua decisione non c’è la reiterata assenza del giocatore cubano, bensì la vicenda in sé: “Se anche Simon domani fosse tesserato, non tornerei sui miei passi”.
Simon, lasciò la nazionale cubana senza permesso dopo il match del 10 ottobre del 2010. Da lì in poi, secondo le regole di Cuba, il giocatore avrebbe dovuto scontare 24 mesi di squalifica, non potendo quindi giocare con la Copra Elior fino al 10 ottobre 2012. Il termine è scaduto, il tesserino di Simon non c’è e Molinaroli lamenta di essere vittima di un regolamento non rispettato.
“Questi 24 mesi sono passati e nessuno si è fatto avanti per risolvere la questione concretamente. Fosse successa la stessa cosa con un giocatore di calcio come Messi o Cristiano Ronaldo si sarebbero mossi i governi, in questa vicenda invece io ho sentito solo promesse mai mantenute”. Molinaroli sottolinea la disparità con casi analoghi come quello di Marshall, Romero, Hernandez e Gato, fuggiti dalla nazionale a dicembre 2001 e in campo nel campionato italiano il 21 settembre 2003, 21 mesi dopo e quindi meno dei canonici due anni.
Molinaroli tiene a ringraziare per l’impegno profuso in questa vicenda Carlo Magri, presidente della Fipav e Diego Mosna presidente della Lega Pallavolo Serie A. “Un impegno inutile alla fine ma la loro dedizione per risolvere la vicenda è stata encomiabile”.