Caso Ikea, Paparo: “Simbolo di diverse visioni politiche del mondo del lavoro”

“Il caso Ikea è il simbolo di diversi visioni politiche del mondo del lavoro e lo vediamo all’interno di forze politiche di una certa area”. Così si è espresso l’assessore provinciale al Lavoro, Andrea Paparo sulla questione che sta andando in scena, da ormai alcune settimane, davanti ai cancelli dello stabilimento di Le Mose.

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“In un periodo come questo bisogna fare il possibile per mantenere e attrarre insediamenti produttivi che danno occupazione – ha spiegato Paparo – è notizia di questi giorni la chiusura di aziende importanti a Gropparello e Sariano con oltre 200 dipendenti, tanto per fare un esempio di attenzione a queste tematiche”.

Secondo l’assessore provinciale al Lavoro, comunque “a Ikea non esistono situazioni come quelle già riscontrate alla Tnt e alla Gls. Ci sono invece forze sindacali e politiche, insediate anche in Comune (l’assessore al Lavoro, Luigi Rabuffi, in quota Rifondazione comunista ndr) che contestano un sistema nell’insieme. Vedo comunque un rischio di contraddizione all’interno dell’area di governo del comune”.

I contatti sono comunque continuativi in queste ore, tra i sindacati firmatari di accordi nazionali (Cgil, Cisl e Uil) e i Cobas (che però rifiutarono di aderire), poi qualcosa dev’essersi incrinato. “Bisogna tenere conto di quelle richieste che possono risultare pretestuose – secondo Paparo – e  apportare alcuni correttivi da parte delle cooperative per andare incontro ai lavoratori”.

Ma i contatti dell’assessorato provinciale al lavoro proseguono anche con l’azienda: “Ikea chiede di lavorare tranquillamente come ogni altra azienda del territorio. Non è contenta della pubblicità negativa però non ci sto al ricatto che potrebbe spostare il proprio insediamento produttivo” precisa Paparo, sottolineando come bisogna fare attenzione a generalizzare visto che “spesso se ne parla come modello e non come attività che porta danni ai territori”.