Fabrizio, un piacentino nell’uragano di New York: “Tensione altissima”

Ore di grande ansia negli Stati Uniti per l’arrivo dell’uragano Sandy. In Maryland, New Jersey, New York, Pennsylvania, Virginia, Washington Dc e nelle contee costiere del Nord Carolina le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza. Sandy è un ciclone di categoria 1, che potrebbe diventare distruttivo per la convergenza con un’altra perturbazione proveniente dall’interno degli Stati Uniti e l’aria polare proveniente dal nord del Canada. L’uragano ha già causato distruzioni e almeno 66 vittime nel suo passaggio sopra le isole dei Caraibi. In questa situazione, oltre a centinaia di migliaia di americani, si trova anche il piacentino Fabrizio Coppelli, da anni residente a New York.

Radio Sound

 

Tensione altissima

“La tensione è altissima, anche perché New York sarà la città più colpita. Hanno diviso la città in tre zone: la zona A, ovvero quella parte della città dove il rischio è altissimo. Qui è stato dato l’ordine tassativo di evacuare le case, sarà staccata la corrente e disattivato qualsiasi impianto elettrico. Nella zona B il rischio è secondario ed è stato soltanto consigliato alla gente di evacuare le case. Io fortunatamente mi trovo a Soho, quindi nella zona C, dove il consiglio è solo quello di rimanere in casa e lontani dalle finestre. Il vento è fortissimo, raggiunge persino le 75 miglia orarie”.

 

Problemi collaterali

“L’allarme durerà fino a domani mattina intorno alle 9 quando l’uragano si calmerà. C’è un altro problema però: le persone evacuate non si trovano più a New York e lo Stato ha messo a disposizione autobus per queste persone che si sono dovute spostare. Il punto è che questi bus potranno viaggiare fino alle 14 di domani, dopodiché dovranno rientrare per non rischiare di essere sorpresi dalle intemperie. Questo significa che ci saranno seri problemi di spostamento per le persone”.

 

Uno scenario spettrale

“La zona dove abito è una delle più trafficate della città. Stamattina sono sceso al bar per fare colazione e mi sono ritrovato in uno scenario surreale: la zona era completamente deserta. In giro come me c’era solo un giovane ragazzo che faceva jogging. In realtà dovrei dire ‘tentava di fare jogging’ perché il vento era talmente forte da spingerlo all’indietro con violenza. Ora però abbiamo fatto spesa e difficilmente torneremo fuori. Abbiamo seguito i consigli che ci sono stati dati: abbiamo fatto spesa per tre giorni perché questo è il lasso di tempo consigliato durante il quale rimanere in casa”.