Commissione controllo e garanzia, i grillini rispondono al parlmentare del Pdl Tommaso Foti: “Alle volte l’arroganza di certi personaggi che da decine di anni si occupano di politica è talmente fastidiosa da rasentare il ridicolo.Prima di parlare della Commissione di Controllo e Garanzia l’onorevole Foti dovrebbe magari verificarne le funzioni e i poteri, e forse il nostro onorevole proprio perchè non è mai stata istituita a Piacenza, non li conosce!La Commissione in questione oltre alla verifica sugli atti, si occupa di stato di attuazione del programma stilato dalla giunta e degli obiettivi previsti nel piano esecutivo di gestione. Ma non solo, si occupa anche di controllare l’attività delle partecipate del comune verificando lo stato di attuazione di convenzioni e accordi e altro ancora.Di sicuro in questi anni non è stato rilevato alcun problema amministrativo, come ci dice l’onorevole Foti, ma è chiaro a tutti anche che se non si controlla è impossibile trovare irregolarità! Non è nostra intenzione denunciare irregolarità che non sappiamo se negli anni passati ci siano state, ma evidenziare che quando non ci sono controlli “i topi ballano” dice un proverbio. Ricordiamo anche che la commissione controlla, ad esempio, che le mozioni o le proposte di delibera approvate dal consiglio comunale vengano poi attuate. Se ciò non avviene, il lavoro in consiglio comunale si riduce a vuota propaganda politica nei confronti dei cittadini che leggono i giornali e ascoltano le televisioni…solo fumo negli occhi. Prendiamo il caso della mozione presentata dal consigliere Pallavicini e approvata in consiglio comunale il 9.11.2010 che impegnava il sindaco e la giunta a proporre all’assemblea dei soci IREN che nessun compenso degli amministratori e del direttore generale di IREN possa essere superiore a quanto percepisce un consigliere regionale dell’Emilia Romagna, ovvero non oltre 45.000 euro circa annui. E anche il caso della mozione presentata dal consigliere Mazza e approvata il 7 giugno 2010 che impegnava sindaco e giunta a trovare in tempi brevi una nuova sede per il mercato ortofrutticolo. Ma potremmo continuare….chi controlla che si dia seguito alle mozioni presentate? L’accusa dell’onorevole Foti che ci taccia di essere alla ricerca di visibilità e cariche poi, ci lascia sconcertati! Da che pulpito viene la predica: da un uomo che ha fatto della politica il suo unico “mestiere” ricoprendo molteplici incarichi nei suoi lunghi anni di militanza e che, ciò nonostante, dimostra in questo caso la poca dimestichezza con le regole amministrative visto che non conosce come funziona la commissione in esame. E’ interessante ad esempio scoprire come nel comune di Quarrata (PT) il gruppo PDL con il suo capogruppo Ennio Canigiani abbia proposto la modifica dello statuto comunale inserendo la Commissione Garanzia e Controllo che al momento non è prevista, ma tale proposta è stata bocciata dalla maggioranza di centrosinistra. Il capogruppo annuncia quindi battaglia in consiglio e chiede l’intervento addirittura del prefetto. A Piacenza invece esiste una strana coalizione tra destra e sinistra, lasciamo ai lettori comprenderne i motivi! I “compitini” che noi leggiamo in consiglio comunale, come lui li chiama, sono testi scritti da noi (non abbiamo certo ghostwriter come qualcuno pensa!) nati dallo studio e dall’approfondimento delle materie e degli argomenti che di volta in volta si vanno a trattare. Non ci vergogniamo certo di far sapere ai nostri simpatizzanti che spesso chiediamo aiuto ad esperti e a tutte le persone che con competenza ci mettono a disposizione il loro sapere, lo abbiamo ribadito più volte, noi siamo un punto terminale di un processo partecipato, quindi chi vuole aiutarci a scrivere i nostri “compitini” è ben accetto, da noi troverà sempre spazio. Ovviamente non pretendiamo che l’onorevole Foti comprenda questo concetto di partecipazione, ma d’altronde la scuola da cui proviene ha sempre e solo preferito la teoria dell’uomo solo al comando, scuola che lui peraltro interpreta benissimo. L’ennesima stoccata dell’onorevole Foti non fa altro che confermare il clima di ostilità, questo sì bipartisan, che percepiamo in consiglio comunale nei nostri confronti e che non ci sta facilitando il lavoro di consiglieri, ma siamo cittadini liberi, da compromessi e con mente aperta che si approcciano al sistema e, forse per questo, considerati pericolosi”.