La recente serie di furti avvenuta nella zona di Rivergaro s’è finalmente conclusa con l’arresto di un latitante albanese al termine di un inseguimento rocambolesco. I furti erano stati concentrati l’altra sera, tra le 19 e le 21, tra Fabiano, Niviano e il centro Rivergaro. I proprietari di un’abitazione avevano notato la presenza di tre persone che stavano tentando di entrare in casa, passando dal cortile: scoperti dai residenti, però, i ladri si sono dati alla fuga a bordo di una Peugeot 207 rossa, risultata poi rubata nel parmense. Il maresciallo Roberto Guasco, comandante della stazione di Rivergaro, in quel momento fuori servizio, si è messo in moto con un collega a bordo dell’auto privata. Poco dopo ha intercettato l’auto, che aveva un faro bruciato, ed ha intimato l’alt: i conducenti non si sono fermati e hanno proseguito la fuga. I militari si sono così gettati all’inseguimento per circa 30 chilometri lungo la Statale 45. A dar man forte sono arrivati altri equipaggi dei carabinieri. I fuggiaschi hanno preso la strada per Podenzano, poi hanno abbandonato la vettura e sono fuggiti nei campi. Uno di loro è stato però catturato all’interno di un canale profondo circa cinque metri in località Verano, dopo un’azione rocambolesca costata la frattura del braccio al maresciallo Guasco e alcune vertebre al bandito. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per estrarre dal canale il carabiniere e il malvivente, rimasti entrambi feriti. Il bandito è un latitante albanese di 25 anni, già condannato nel 2011 per una sfilza di reati contro il patrimonio. Per lui sono scattate le manette. Le accuse sono furto, ricettazione, possesso di arnesi atti allo scasso, lesioni. Sull’auto dei tre sono stati rinvenuti vari oggetti di bigiotteria, spille, orologi e una macchina fotografica per un valore di alcune migliaia di euro, tutta merce rubata negli appartamenti del Comune di Rivergaro. C’erano anche due chiavi di auto di grossa cilindrata, forse rubate in altre città. Sono in corso indagini per risalire ai due complici.