Prosegue l’operazione trasparenza di Unione padana Piacenza: in attesa di ricevere copia dei primi documenti riguardo le spese per i rimborsi spese della Giunta provinciale, il movimento informa che la Presidenza del consiglio dei ministri, tramite il Dipartimento della Funzione Pubblica, ha inviato all’organo indipendente di valutazione del Comune di Piacenza la nota con la quale si segnala il mancato rispetto della normativa in materia di trasparenza.
Ora che il ministero è intervenuto, Unione Padana si aspetta che vengano rispettate tutte le norme sulla trasparenza, in particolare la pubblicazione dei curriculum mancanti e delle retribuzioni dei politici pagati coi soldi dei contribuenti piacentini.
“È necessario” – si legge nel comunicato inviato agli organi di informazione – “che vengano presi i provvedimenti previsti per legge nei confronti dei responsabili del mancato rispetto della normativa e, cioè, il “divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti preposti agli uffici coinvolti”. Pensiamo che a questo punto, il nucleo di valutazione indipendente, debba per forza intervenire, altrimenti il pagamento della retribuzione di risultato configurerebbe un danno erariale arrecato al Comune di Piacenza, con tutte le conseguenze del caso.” Unione Padana si batterà dunque per evitare un danno erariale al comune e ai cittadini, ed è intenzionata a portare la questione sul tavolo di ogni organismo preposto alla tutela del cittadino, compresa la Corte dei Conti.
“Ha fatto bene un Consigliere comunale ha depositare un’interrogazione relativa al fatto che il TAR di Parma ha bloccato l’aggiudicazione della gara da oltre 60 milioni di euro per le mense” – prosegue il comunicato – “chiedendo di conoscere, tra l’altro, la composizione della Commissione esaminatrice che ha poi aggiudicato l’appalto. Bene, dei tre membri comunali nominati nella commissione esaminatrice, solo due hanno il curriculum reso pubblico, del terzo non vi è traccia! Perché? i piacentini sono stanchi della mancanza di trasparenza da parte di chi vive e guadagna con i soldi delle tasse.”