Ricorre oggi 24 ottobre ricorre il XIV anniversario della morte dell’atleta piacentino Giuseppe Pino Dordoni. Il campione olimpico di marcia negli anni Cinquanta del secolo scorso è stato ricordato con un evento tenutosi questa mattina nell’atrio del palazzo direzionale di Poste Italiane in via Sant’Antonino, luogo nel quale è stato collocato il quadro del pittore Karl Evver dal titolo Dordoni vince l’aria, la terra, il proprio copro e i propri competitori, per generosa concessione del titolare della Galleria Biffi Arte, Piero Casella. La cerimonia, che ha visto la partecipazione, oltre che dell’autore e del gallerista, della direttrice provinciale di Poste Italiane Maria Lucia Girometta, del prefetto Antonino Puglisi, dell’assessore allo Sport Francesco Cacciatore, dei campioni olimpici Maurizio e Giorgio Damilano, e Vittorio Visini, si è svolta alla presenza della figlia dell’atleta Isabella e della moglie e di un nutrito numero di illustri ospiti legati a Dordoni, maestro e amico di vita. Poste Italiane ha voluto storicizzare l’evento predisponendo un servizio temporaneo con speciale annullo postale, la cui impronta riproduce il titolo del quadro e un’immagine celebrativa di Dordoni. Il campione piacentino, nato il 28 giugno 1926, viene ancora oggi ricordato come uno dei marciatori stilisticamente e tecnicamente migliori nella storia della disciplina. Ha contribuito in modo determinante a far crescere la grande scuola della marcia italiana che ha al suo attivo gli ori olimpici di Abdon Pamich, Maurizio Damilano, Ivano Brugnetti e Alex Schwazer, oltre naturalmente al suo conquistato a Helsinki nel 1952. Nella sua carriera di atleta ha disputato circa 600 gare, vincendone ben 502, partecipando a quattro edizioni dei Giochi Olimpici (da quelli di Londra del 1948 a quelli di Roma del 1960). Dopo essersi ritirato dallo sport attivo, guidò la nazionale italiana di marcia dal 1962 alla fine degli anni Ottanta. In questa veste partecipò ad altre sette edizioni dei giochi olimpici.