Carini(Pd):”Legge di stablità da modificare, la Regione si rivolga al governo”

“La giunta regionale emiliana si attivi in tutte le sedi più opportune per ottenere modifiche sostanziali alla legge di stabilità licenziata dal governo, in particolare la cancellazione delle misure destinate a impattare sul trasporto pubblico locale e sul mondo della scuola, dell’incremento dell’Iva per le coop sociali, e il rinvio del taglio alle detrazioni e alle deduzioni fiscali.”

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E’ il contenuto della risoluzione che il consigliere regionale del Partito Democratico Marco Carini ha depositato come primo firmatario presso l’assemblea regionale di Bologna e che presto verrà esaminata dall’aula.

“Se la manovra del governo – fa notare Carini – non subirà i necessari correttivi, è facile prevedere effetti immediati e negativi per le famiglie e per le fasce più esposte della popolazione. Di fatto, il taglio di servizi nel 2013 sarà complessivamente del 20% a carico di Comuni e Asl, che dovranno pagare di più, dal momento che saranno chiamati a corrispondere oltre i due terzi dei costi, a fronte di un gettito finanziario di entità assai modesta. La manovra prevede, tra l’altro, l’incremento da 18 a 24 delle ore settimanali disposto a costo zero per il personale docente delle scuole secondarie di primo e secondo grado secondaria, e il taglio conseguente di migliaia di posti di docenti precari”.

“L’impennata dell’IVA dal 4% al 10% dell’Iva – aggiunge Carini – per la cooperazione sociale rappresenta una falsa entrata per le casse dello Stato, e potrà diventare un boomerang che avrà l’effetto di ridurre i servizi per i cittadini: minore numero di posti nei nidi e negli asili, tagli all’assistenza per disabili, riduzione delle ore di apertura per i centri diurni, riduzione dell’assistenza domiciliare per i non autosufficienti, così come i posti per gli anziani nelle strutture protette”.

“E’ per evitare questo sciagurato effetto a cascata su servizi essenziali come la scuola, i trasporti, l’educazione e la sanità – afferma il consigliere Pd – che chiediamo al governo modifiche puntuali: che sia cancellato l’aumento dell’Iva per le cooperative sociali di tipo A, che l’introduzione delle misure su detrazioni e deduzioni siano a valere dall’anno 2013, che siano lasciate alle Ausl, nell’esercizio della propria autonomia, maggiori libertà di valutazione legate ai bisogni reali ed alla qualità dei servizi per la riduzione del 5% del proprio budget richiesta dalla spending review, e infine che le misure destinate ad impattare il sistema del trasporto pubblico locale e della scuola siano cancellate”.