E’ iniziato oggi nella cornice di Palazzo Galli in Via Mazzini il convegno annuale della SISE, la Società Italiana degli Storici Economici, quest’anno ospitato – grazie all’organizzazione dell’Associazione Culturale piacentina Omnia Eventi – nella nostra città. Più di duecento storici ed economisti, provenienti dalle maggiori università italiane, si sono dati appuntamento nella nostra città per discutere di crisi economica. Il convegno, introdotto dal Prof. Giuseppe Cattanei di Omnia Eventi e dal Prof. Di Vittorio, Presidente della SISE, è vissuto oggi sulla relazione del Prof. Giacomo Vaciago, che ha analizzato la crisi globale, dell’Euro e dell’economia italiana, lanciando diversi spunti di confronto e riflessione che saranno oggetto del convegno che proseguirà anche domani, sabato 20 ottobre, a partire dalle ore 9.00.
“La crisi iniziata nell’agosto del 2007 – ha ammonito il Prof. Vaciago – è ben lungi dall’essere terminata. Non avendo tuttora una diagnosi condivisa è impensabile che inizi presto una cura efficace. La crisi nasce finanziaria e poi diventa reale; inizia nel mondo anglosassone e poi diventa dell’Eurozona; origina lontano da noi e per colpe altrui, ma poi risulta più grave per l’economia italiana. Il motivo risiede nel fatto che l’Italia ha rinunciato a crescere”. Affrontando anche le problematiche insite nell’euro che “deve essere ricostruito e non solo salvato”, il Prof. Vaciago ha concluso affermando come “mancando una diagnosi condivisa sui problemi, loro cause e su ciò che vi è di comune, siamo ben lontani dall’averne rimedi efficaci. Nel caso dell’Italia, è vero che ci ha contagiati una crisi altrui, ma dopo un nostro lungo declino – diventato decadenza – è anche chiaro che il Paese è ormai da ricostruire”.
Soddisfatti della prima giornata il Presidente di Omnia Eventi, Marco Civardi e della SiSE, Prof. Di Vittorio, che hanno ricordato l’importante sforzo organizzativo e la fondamentale collaborazione tra pubblico e privato che ha permesso di portare a Piacenza un evento di tale portata”.
“Più di duecento professori – conclude Civardi – hanno in questi 2 giorni la possibilità di conoscere la nostra città, i nostri prodotti e le bellezze architettoniche. Siamo molto soddisfatti del fatto che le Istituzioni pubbliche, dalla Regione alla Provincia al Comune, le Associazioni di categoria, la Camera di Commercio e diversi privati abbiano creduto in questo convegno. E’ la dimostrazione che con l’impegno e la collaborazione si possono creare eventi di prestigio, di spessore culturale e nel contempo attuare pregevoli azioni di marketing territoriale”.