Stato d’agitazione in Seta, dipendenti pronti allo sciopero

Stato d’agitazione tra i dipendenti Seta. Dopo l’assemblea generale unitaria tenutasi a Piacenza il 16 ottobre scorso, i lavoratori hanno deciso di avviare le procedure di sciopero, con richiesta d’incontro per l’esperimento delle previste procedure di raffreddamento, nei termini previsti dalla legge. Lo comunicano in una nota le sigle sindacali Fit Cgil, Faisa Cisal, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl. Avviare le procedure di sciopero significa questo: da quando i lavoratori comunicano ufficialmente lo stato d’agitazione, l’azienda ha tre giorni di tempo per fissare entro gli otto giorni successivi un incontro definito “di raffreddamento” ovvero in cui le parti in causa cercano di appianare, in sostanza, le loro divergenze. Se l’incontro fallisce ne sarà fissato un altro davanti al Prefetto. Se anche in quel caso non si raggiunge un accordo i lavoratori sono autorizzati a scioperare dopo dieci giorni.

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Il motivo principale alla base dei malumori, spiegano i lavoratori, risiede nella mancanza di relazioni tra l’azienda e i sindacati. Un’ombra che si dilunga, scrivono in una nota, su una serie di problematiche da tempo denunciate dai lavoratori: continue riorganizzazioni interne ingiustificate e non concordate, esuberi di personale, turni, tempi di percorrenza e criticità del servizio, impossibilità di godere di ferie e congedi, problematiche inerenti l’officina, la verifica e la manovra.