Il Comitato “Parco Pertite Bosco in città” invita tutti i piacentini a presenziare all’udienza che si terrà il 25 ottobre al tribunale di Piacenza inerente la vicenda dei rifiuti che sarebbero stati illegalmente sepolti nell’area della ex Pertite. Processo che vede imputati Giuliano Taddei, generale e comandante del Polo di Mantenimento Pesante all’epoca dei fatti, Claudio Barella, amministratore di una società di autotrasporti e Costantino Bellocchio, amministratore della società cave e strade, accusati di discarica abusiva, internamento rifiuti e corruzione, truffa e furto.
I membri del comitato ricordano come la scoperta dei rifiuti irregolari sia avvenuta nel 2006 ma solo nel 2012 iniziò l’iter giudiziario. Inoltre riportano alla memoria il fatto che a causa dell’iter prolungatosi nel tempo, i reati ambientali siano stati prescritti. Proprio la prescrizione ha impedito ala Comune di Piacenza, Cgil e Legambiente di costituirsi parte civile. Ora a far sentire la propria voce sono i membri del Comitato: per far comprendere il disappunto di tutta la comunità piacentina per l’esito della vicenda giudiziaria, invitano i cittadini a presenziare numerosi all’udienza del prossimo 25 ottobre.
Inoltre lanciano un allarme: i lavori di bonifica dai rifiuti saranno eseguiti dallo Stato, quindi con denaro pubblico, per un totale di 2 milioni di euro. Proprio perché si tratta di soldi pubblici i membri del comitato si dichiarano incerti sulle modalità del bando col quale lo Stato ha appaltato lo smaltimento: “L’appalto è stato assegnato con il criterio del massimo ribasso, motivo per cui sarà necessario controllare l’effettiva efficienza dei lavori”.