Autorizzazione da ambulante per aprire il Molo11? Interrogazione di Putzu

E’ uno dei locali che più hanno fatto parlare di sé nell’estate appena passata e senza dubbio ha avuto un gran successo. Il Molo 11, praticamente in riva al Po, ai piedi del nuovo ponte stradale con la sua nuova e suggestiva illuminazione tricolore, ha attirato ogni sera di questa estate 2012 tantissimi piacentini con la sua offerta “muiltipla” a metà tra il ristorante d’atmosfera, il locale da aperitivo, i concerti e addirittura il beach volley. Un esperimento riuscito, si direbbe, sul quale tuttavia il consigliere comunale Filiberto Putzu del Pdl vuole vederci chiaro da vari punti di vista: autorizzazioni, permessi, trasparenza dei bandi eccetera. E lo fa con un’interrogazione a risposta scritta al sindaco Paolo Dosi e alla giunta comunale.

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Il progetto che di fatto tutti conoscono con il nome “Molo 11” è stato presentato il 30 aprile di quest’anno dalla società Position Events srl al Comune in questi termini: “Richiesta di iniziativa socio-culturale per progetto sperimentale stagione estiva 2012 nell’area del Lungo Po”. Il 3 maggio il Comune ha deliberato – ricorda Putzu – e il progetto è andato in porto e la collaborazione tra l’amministrazione comunale e la società Position Event è stata sancita da un atto a firma della dirigente Enza Malchiodi. 

A questo punto il consigliere azzurro chiede alla giunta di sapere varie cosa; prima di tutto “se gli Uffici Tecnici hanno esaminato la pratica per arrivare alle relative autorizzazioni tecniche”, “se é stato ottenuto il parere ambientale dalla Regione Emilia Romagna”, “se é stata ottenuta, trovandosi l’area in alveo fluviale e la successiva movimentazione terra che ha portato alla realizzazione della struttura, la relazione paesaggistica con autorizzazione da parte della Sovraintendenza”. E ancora, “se é stata ottenuta l’ autorizzazione idraulica da parte di Aipo, e se i successivi lavori siano stati realizzati in ottemperanza a tale autorizzazione”, “se l’Ausl di Piacenza abbia verificato i requisiti sanitari per la somministrazione di alimenti e vivande”, “se la struttura era dotata oltre che di servizi igienici, anche di allacciamento alla rete fognaria per l’idonea eliminazione degli  scarichi e dei liquami di cucina”. 

E non è tutto. Putzu chiede anche di sapere se è vera o meno la notizia secondo cui l’apertura dell’attivitá, che ha poi visto realizzata una struttura gazebo-bar in legno, una pedana da 150 metri quadrati e un campo da beach volley, “sia stata ottenuta con licenza d’ambulante”. E conclude chiedendo alla giunta se ci sia l’intenzione dal parte del Comune di riproporre questa attività sportivo-ricreativa nell’area del Lungo Po il prossimo anno e se sì chiede di sapere “se verrà previsto idoneo bando opportunamente pubblicizzato”.